Nell'estate del 1986 la panchina fu affidata al tecnico Velibor Vasović, che basò la squadra su una serie di giovani promettenti quali Dragan Stojković e Borislav Cvetković. La società fu fondata da studenti dell'Università di Belgrado nel febbraio 1945, durante la seconda guerra mondiale, dalle ceneri del SK Jugoslavija, da cui ereditò stadio, uffici, giocatori, logo (cui fu aggiunta una stella rossa) e colori sociali, il rosso e il bianco. Viene fondata da studenti dell’Università di Belgrado nel febbraio 1945, durante la seconda guerra mondiale dalle ceneri del SK Jugoslavija, da cui ereditò stadio, uffici, giocatori, logo (cui fu aggiunta una stella rossa) e colori sociali, il rosso e il bianco. Sempre a livello nazionale, la Stella Rossa era giunta in finale di Kup Maršala Tita eliminando, nell'ordine, Belišće, Vojvodina, Proleter Zrenjanin e OFK Belgrado: nell'ultimo atto, giocato l'8 maggio allo stadio Partizan di Belgrado, la Stella Rossa non riuscì a confermare la vittoria dell'anno precedente, perdendo per 1-0 contro l'Hajduk Spalato. Per usare questa pagina è necessario attivare Javascript, Cronaca staff & dirigenti Stella Rossa Belgrado. Dal 1987 al marzo 1992 la squadra visse, infatti, il periodo di maggiore successo della propria storia, aggiudicandosi quattro campionati nazionali e vincendo per la prima volta la Coppa dei Campioni. Nell'annata 2012/2013 della LEN Champions League si è laureata campione dopo il Final Four tenutosi a Belgrado. Il club cambiò nome in Stella Rossa il 4 marzo 1945. Il 29 novembre 1948 la Stella Rossa vinse il proprio primo titolo, la Coppa di Jugoslavia, battendo per 3-0 il Partizan in finale[1]. In Finale ha sconfitto lo Jug Dubrovnik per 8 a 7. Rosa: La compagine belgradese si aggiudicò il campionato 1975-1976 con nove punti di margine sulla più vicina rivale, segnando 67 gol in stagione grazie soprattutto alla vena realizzativa di Zoran Filipović, per poi concludere, nel 1976-1977, al secondo posto. Nel 1987 la dirigenza si pose l'obiettivo di vincere il più importante trofeo d'Europa entro cinque anni e i risultati diedero ragione all'ambizione del club. Contrapposta al Partizan, l'altra grande compagine belgradese, da un'acerrima rivalità, con la squadra bianconera disputa il cosiddetto derby eterno. Nel 1992 la maggior parte degli artefici del quinquennio d'oro lasciarono la compagine di Belgrado, che li rimpiazzò parzialmente con altri giovani quali Anto Drobnjak e Ilija Ivić. Analizziamo come sta la squadra di Dejan Stankovic. Nel 2001-2002 la squadra tornò in Europa, disputando i preliminari di UEFA Champions League, dove fu eliminata dal Bayer Leverkusen poi finalista perdente del torneo. Arrivarono tre titoli nazionali di fila, compresi due accoppiate scudetto-coppa, grazie a elementi quali Dujković, Đorić, Dojčinovski, Karasi, Aćimović, Lazarević, Krivokuća, Ostojić e Klenkovski. +1,95 mln €. Nel 2013-2014, dopo sei anni di attesa, la Stella Rossa vinse nuovamente il campionato serbo, ma a causa di una grave situazione debitoria la UEFA sospese il club dalla UEFA Champions League 2014-2015, in cui la squadra fu sostituita dal Partizan. L'accesso al tabellone principale della manifestazione fu ottenuto eliminando il Salisburgo con una rimonta pregevole: in svantaggio di due gol, in un minuto i belgradesi riequilibrarono il risultato nel ritorno (0-0 all'andata in Serbia e 2-2 al ritorno in Austria), conseguendo la qualificazione grazie alla regola dei gol fuori casa. Dopo varie vicissitudini e cause legali, il titolo fu definitivamente assegnato al Partizan, che l'aveva vinto sul campo, mentre la Stella Rossa, che inizialmente si era vista assegnare il titolo, dovette accontentarsi del secondo posto, non qualificandosi dunque per la Coppa dei Campioni 1986-1987. BELGRADO - Pareggio esterno per il Milan nell'andata dei sedicesimi di Europa League con la Stella Rossa.Si apre con l'autorete di Pankov, la Stella Rossa pareggia con Kanga su rigore. Zec vinse subito il campionato e la Coppa di Jugoslava, conquistata a Spalato contro la Dinamo Zagabria, centrando così il double. Nella Coppa delle Coppe 1974-1975 la squadra di Miljanić eliminò il Real Madrid ai tiri di rigore e raggiunse per la prima volta la semifinale del torneo, dove fu eliminata dal Ferencváros. Nel 1963-1964 la Stella Rossa bagnò l'annata d'esordio nel nuovo stadio con il double scudetto-coppa nazionale, sotto la guida del tecnico Milorad Pavić. Nel 2006-2007 la Stella Rossa fu eliminata ai preliminari di Champions League dal Milan poi vincitore del trofeo, ma riuscì a vincere nuovamente il campionato e la Coppa di Serbia. L'avvento di Branko Stanković, che rimase in carica per tre anni (1978-1981), segnò una nuova epoca di successi: tre trofei e la prima finale europea. La stagione 1985-1986, l'ultima con Zec alla guida, fu segnata da scandali e polemiche riguardanti presunte partite truccate durante l'ultima giornata del campionato. Nel primo decennio degli anni duemila la squadra poteva contare su elementi quali Nikola Žigić, Boško Janković, Milan Biševac, Dušan Basta, Dejan Milovanović, Segundo Castillo, Ibrahima Gueye, Nenad Milijaš e Ognjen Koroman. 26,6, Stranieri: Il calciatore ha raggiunto il ritiro di Adalia, in Turchia. Basketball Champions League #Game4 Playoffs 2021: la Dinamo Sassari ci prova ma il Casademont Zaragoza non si fa impietosire e ne mette 105 Nel 1959 iniziarono i lavori di costruzione del nuovo stadio, che obbligarono la Stella Rossa a giocare per quattro anni le partite interne allo stadio Partizan. Turkish Airlines Euroleague #Round32 2020-21: Stella Rossa annichilita ed un solo grido si alza dal Pionir: playoff! In ambito internazionale vanta anche il raggiungimento di due semifinali di Coppa dei Campioni, una semifinale di Coppa delle Fiere, una semifinale di Coppa delle Coppe e una finale di Coppa UEFA, persa nel 1978-1979 contro il Borussia M'gladbach. Il 29 maggio 2010, in occasione del 19º anniversario della vittoria del titolo di Campione d'Europa, fu organizzata una solenne cerimonia per celebrare la squadra guidata da Ljupko Petrović. È tra i nove club che hanno vinto la Coppa dei Campioni da imbattuti e il solo club serbo (ed ex jugoslavo) ad aver vinto la Coppa Intercontinentale, sempre nel 1991. Dragan Džajić ha disputato 85 partite con la nazionale jugoslava, un record. L'esordio in Coppa dei Campioni risale alla stagione 1956-1957, seconda edizione del torneo. Crvena zvezda, Juniorsko prvenstvo Jugoslavije u nogometu, finale della Coppa dei Campioni 1990-1991, Coppa dei Campioni / UEFA Champions League, Coppa Intercontinentale / Mondiale per club, negli ultimi anni di vita della Jugoslavia, incidenti dell'incontro del 13 maggio 1990, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Fudbalski_klub_Crvena_zvezda&oldid=119868596, Template Webarchive - collegamenti all'Internet Archive, Errori del modulo citazione - citazioni che usano un codice lingua sconosciuto, Voci con template Collegamenti esterni e qualificatori sconosciuti, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Ai risultati deludenti in patria corrisposero, tuttavia, buone prestazioni a livello internazionale: se nel 1961-1962 la squadra eliminò il Feyenoord ai quarti di finale della Coppa delle Fiere prima di cadere contro il Barcellona, nel 1962-1963 si prese la rivincita sui catalani, eliminandoli agli ottavi dopo la terza partita (ripetizione) e accedendo ai quarti di finale contro la Roma, da cui fu eliminata (3-0 per i giallorossi in Italia e 2-0 per gli jugoslavi a Belgrado). Milita nella Superliga, la massima serie del campionato serbo. Il bis fu centrato vincendo il campionato nel 2000-2001. Ad accoglierlo, oltre all’allenatore Dejan Stankovic, il connazionale, e compagno di ruolo, Diego Falcinelli. Gli jugoslavi uscirono alle semifinali contro la Fiorentina, dopo lo 0-1 per la squadra di Enrico Befani all'andata allo Stadio JNA e 0-0 al ritorno all’Artemio Franchi. LE DATE - Il Milan sfiderà la Stella Rossa al Marakanà di Belgrado il 18 febbraio alle 18.55, mentre il ritorno sarà disputato allo stadio Giuseppe Meazza di Milano il 25 febbraio alle 21.00. Negli anni '50 questo gruppo di giocatori vinse quattro titoli nazionali e due coppe nazionali, aggiudicandosi ogni trofeo jugoslavo per cinque stagioni consecutive. Nella Coppa delle Coppe 1985-1986 la Stella Rossa si fermò ai quarti di finale contro l'Atlético Madrid. Il record di gol è, invece, detenuto da Bora Kostić, autore di 230 reti con la maglia del club belgradese. Altri double campionato-coppa risalgono al 2003-2004 e, sotto la guida di Walter Zenga, nel 2005-2006. I miei ragazzi sono stati bravi e coraggiosi. L'occasione arriverà subito questa sera contro la Stella Rossa di Belgrado. Agli ottavi di finale della Coppa dei Campioni 1973-1974 la compagine di Belgrado eliminò il Liverpool, diventando la seconda squadra non inglese capace di vincere ad Anfield (dopo il Ferencváros nella Coppa delle Fiere 1967-1968) e la prima (e unica) squadra a battere i reds in casa loro in Coppa dei Campioni nell'intero novecento. L'avventura in Coppa dei Campioni si fermò poi ai quarti di finale contro l'Atlético Madrid. Nel 1983 tornò ad allenare la squadra Gojko Zec, che trovò solo un reduce della formazione campione nel 1977, Miloš Šestić, che divenne il leader della squadra dopo le partenze di Petrović e Savić. Nel 1966-1967, dopo aver radicalmente modificato la rosa, l'allenatore condusse i suoi al quinto posto in campionato, replicando il piazzamento della stagione precedente. Nell'estate del 1958 la Stella Rossa si aggiudicò da imbattuta il primo trofeo internazionale nella storia del club, la Coppa Mitropa, chiamata in quella edizione Coppa del Danubio, sconfiggendo nella doppia finale la Stella Rossa Cheb. È l'unico club ex jugoslavo e serbo ad essersi aggiudicato una coppa europea, la Coppa dei Campioni nel 1990-1991, vinta nella finale dello stadio San Nicola di Bari contro l'Olympique Marsiglia ai tiri di rigore, e una Coppa Intercontinentale, vinta nel 1991 allo stadio nazionale di Tokyo contro il Colo-Colo. "Al termine del match ha parlato Dejan Stankovic, tecnico biancorosso, ai microfoni di 'Sky Sport' dopo Stella Rossa-Milan del 'Marakana' di Belgrado.La gara era valida per l'andata dei sedicesimi di finale di Europa League.Queste le dichiarazioni di Stankovic: "Hanno fatto un'ottima gara, sono conento per loro. Fu l'ultima edizione della Coppa Mitropa disputata dal club belgradese, che decise di ritirarsi dal torneo per concentrarsi su altre competizioni calcistiche europee. I canali social della Stella Rossa Belgrado hanno celebrato con foto e video l’arrivo di Filippo Falco in biancorosso. Sotto la gestione dell'allenatore Miljan Miljanić, ex calciatore della squadra negli anni '50, ingaggiato come tecnico nel 1966, la Stella Rossa si affermò come uno dei migliori club europei e uno dei club jugoslavi egemoni, inaugurando un periodo di venticinque anni in cui fu sempre tra le squadre pretendenti al titolo nazionale. Altra rivalità, risalente al periodo in cui la squadra militava nel campionato jugoslavo, è stata quella con la Dinamo Zagabria[16]. Nel 2006-2007 la Stella Rossa fu eliminata ai preliminari di Champions League dal Milan poi vincitore del trofeo, ma riuscì a vincere nuovamente il campionato e la Coppa di Serbia. Il club vinse la Coppa di Jugoslavia nel 1970-1971 e raggiunse nella stessa stagione la semifinale di Coppa dei Campioni, persa contro il Panathīnaïkos: malgrado la vittoria all'andata per 4-1 in casa di fronte a 100.000 tifosi, il 3-0 subito nel ritorno arrise ai greci per la regola dei gol fuori casa. L’allenatore. Vari calciatori della Stella Rossa hanno fatto parte della nazionale jugoslava, tra cui Branko Stanković, Rajko Mitić, Vladimir Beara, Bora Kostić, Vladimir Durković, Dragoslav Šekularac, Miroslav Pavlović, Jovan Aćimović, Dragan Džajić, Vladimir Petrović, Dragan Stojković, Vladimir Jugović e Dejan Savićević.