Ad ogni modo, ciclicamente, nella vita, mi sono trovata a desiderare di avere del tempo completamente libero per fare tutte le cose che rimando, dicendomi: “Appena … Siamo cresciuti in in mondo di arte bianca, la storia dell’arte che abbiamo studiato era eurocentrica da far schifo e abbiamo visitato musei che ne rinforzavano l’idea. Una storia d’amore tinta di sfumature thriller, di Manuela Santacatterina 6 Maggio 2021, La recensione di Rifkin’s Festival, la nuova commedia di Woody allen con protagonisti Wallace Shawn, Gina Gershon e Louis Garrel. Ciao Alessandro, capisco il senso di disagio che può provocare un articolo del genere. By clicking below to submit this form, you acknowledge that the information you provide will be transferred to MailChimp for processing in accordance with their Privacy Policy and Terms. e il pane è il Bimbo. Quello che tu non vedi è un film di genere drammatico del 2020, diretto da Thor Freudenthal, con Charlie Plummer e Taylor Russell.Uscita al cinema il 26 novembre 2020. Lo portarono al Museo Nacional, dove si trova il dipinto Las dos Fridas e il Re chiese quale fosse il suo prezzo. ... A seguito di questo evento, Adam viene portato in ospedale, dove gli diagnosticano una malattia mentale: è affetto da schizofrenia. Tú ves el metro como un lugar para captar diálogos para tus novelas. Per termine gli ultimi mesi di liceo, viene mandato in un'accademia cattolica. Come rappresenta le donne? E’ quanto denunciano centinaia di attiviste/i razzializzate/i, sostenendo che l’arte che consumiamo (tanto nei musei come negli spazi pubblici) è razzista. Regia di Thor Freudenthal. Daniela è stata pesantemente criticata per aver esposto nella Virreina di Barcellona, un centro coloniale. La tua dolcezza mi avvicina..piano, senza forzature…ti avvicini e ti allontani a seconda di quanto io ti chiedo anche senza parole…..la tua pazienza mi affascina..ed è solo cosi’ che piano piano mi ritrovo, mi riconosco, eccola la mia me stessa che sorride e che scioglie il ghiaccio, il freddo che arriva da non so nemmeno io dove!!!! Save my name, email, and website in this browser for the next time I comment. Ogni giorno investo. Perché se così fosse, dovrebbero avere lo stesso valore opere di uomini, di donne, si bianchi, di POC e di ogni categoria a cui potresti pensare. “La statua di Colombo a Barcellona è come uno schiaffo in faccia alle persone migranti” spiega Linda Porn, artista e migrante. E non mi va. Di rimanere qua. O il Penacho (copricapo N.d.T.) È uno fra modi per comunicare/trasmettere contenuti e punti di vista (con maggiore o minore consapevolezza) in relazione al contesto in cui l’artista agisce. Se mi dicono “Fai questo e fallo così”, io faccio esattamente questo ed esattamente così. È la stessa cosa di Gauguin, quegli uomini bianchi, cis e potenti che possono fare qualsiasi cosa senza conseguenze perché sono dei geni. La storia? Più di un terzo degli esseri umani sta mettendo in discussione l’innalzamento di queste statue ma, soprattutto, il fatto che siano ancora lì, rafforzando il discorso che la colonia sia stata qualcosa di positivo, quello della supremazia bianca e del “noi siamo migliori di voi”, “noi sappiamo fare bene le cose, e voi continuate ad essere selvaggi”. Acconsento al trattamento dei miei dati in conformità con la Privacy Policy del sito, Decolonizzare la crisi ecologica a Taranto: colonialismo, patriarcato, ecologia-mondo (prima parte), Non mangi la carne? Da sempre è servita come direttrice ideologica in grado di indicare dove andrà la società e dove i potenti vogliano che vada. Era tanto assurdo come dire “vado a comprare il Goya” o “il Velazquez”. Si racconta la versione per cui siete andati a salvare, ad evangelizzare e a salvare i selvaggi, ma il genocidio non si narra. Quello che tu non vedi è un film del 2020 diretto da Thor Freudenthal e scritto da Nick Naveda, basato sull romanzo omonimo di Di Julia Walton. Faccio in un giorno quello che invece te fai in un anno. E anche chi controlla il Paese: per esempio, io sono messicana, e lì la telefonia utilizzata è Movistar (marchio commerciale di Telefónica S.A., una compagnia di telecomunicazioni spagnola N.d.T.) “Certo, hai capito cosa fare e dove guardare”. Il messaggio del film Quello che tu non vedi è chiaro: occorre addentrarsi nelle pieghe buie del proprio animo e riconoscerle, senza aver paura di affrontarle apertamente.. Info. Distribuito da 01 Distribution. Tu hai perfettamente ragione nel dire che l’arte dovrebbe essere universale, peccato però che nei fatti non lo è, almeno non lo è la sua rappresentazione. QUELLO CHE TU NON VEDI. Per noi, queste statue sono una battaglia contro il colonizzatore e tutto ciò che questo significa. O i quadri di Tahiti di Gauguin. Se vuoi saperne di più: Info sui cookie – Privacy Policy, Proseguendo, acconsenti al trattamento dei tuoi dati personali per la registrazione al Sito e/o alle App e della fruizione dei prodotti e servizi ivi offerti, in conformità a quanto indicati al punto 2, lett. Perché se l’arte trascende l’artista, statisticamente dovremmo ritrovare nei musei la stessa varietà della composizione sociale. Ed è per questo che le persone che guadagnano di più con l’arte sono gli uomini bianchi. Linda Porn ci porta a guardare alle nostre città e musei con l’occhio di chi ancora oggi vive il colonialismo sulla sua pelle e ci porta a riflessioni sugli spazi che come persone bianche europee continuiamo a occupare e egemonizzare. Ebbene, tutte nude e selvagge, le stesse rappresentazioni stereotipate che anche i coloni fecero delle donne tahitiane: dalla pelle scura, eroticizzate, voluttuose ed esotiche. Le leggi sull’immigrazione o i morti nel Mediterraneo, sono un esempio e una conseguenza del saccheggio delle nostre comunità. E do il massimo ma so che mi attaccheranno. Fonte: WatchMojo; Come persona senza emozioni che chiaramente non "capisce", ci si aspetta che non lasci che il pianto ti definisca. Il secondo, secondo me più importante, è che l’arte in senso lato non si pone il problema di assumere un significato, siamo noi che cerchiamo di darglielo. Traduzioni in contesto per "tu non vedi" in italiano-inglese da Reverso Context: E tu non vedi tuo fratello. C’è un aneddoto che riflette molto bene questa attitudine europea e colonizzatrice. Ad ascoltare gente che non sà. Il dibattito sui monumenti che glorificano il colonialismo presenti nelle nostre città, ha ripreso forza anche in Italia, a partire dai giorni seguenti al 25 maggio scorso, data dell’uccisione di George Floyd, che ha riportato il movimento Black Lives Matter a riprendersi le piazze di tutto il mondo, denunciando il razzismo endemico della nostra società e smascherando i molteplici livelli che vanno ad alimentare le pratiche neo-colonialiste. Ma lo fai. Quella di Adam (Charlie Plummer), adolescente molto intelligente ma con un carattere riservato. Sicuramente saranno pieni di arte da tutto il mondo. Dove vedi latte o acqua versata sul pavimento, sono le tue intenzioni di iniziare a servirlo senza supporto. Bisogna ricordare che è fondamentalmente una farsa dove, come accade spesso nelle sit-com (vedi ad esempio La Tata o Will & Grace), tutto è esagerato per essere esagerato. Ciò che normalmente consideriamo arte o produzione artistica non prescinde, né è possibile che sia, dal contesto sociale, politico e culturale entro la quale è generata. Ti proponiamo una selezione degli articoli del mese e tanto altro ancora! Perché la Porta di Ishtar di Babilonia si trova a Berlino? Quella di Adam (Charlie Plummer), adolescente molto intelligente ma con un carattere riservato. È “normale” che queste statue siano lì, perché quello che vi è arrivato dalle colonie è distorto. ! E poi, in quale altro modo l’arte può arrivare? Ora, in una società globalizzata in cui abbiamo accesso a informazioni che non sono polarizzate dal discorso bianco, ci deve essere una revisione di ciò che questi simboli significano, perché violentano una gran parte della società. Il nostro settimanale per smartphone è dedicato alla commedia di Andy Samberg e Cristin Milioti diretta da Max Barbakow e scritta da Andy Siara, Il nostro settimanale per smartphone? Descrizione; Recensioni (0) Descrizione prodotto. L.P.: Sono gli idoli che hanno costruito la vostra cultura [quella europea]. Ancora una volta, in Italia, si è persa un’importante occasione per fare i conti anche con il nostro passato coloniale. Interpreti Charlie Plummer e Taylor Russell. Ecco come di Picasso saremmo in grado di esporre in pompa magna anche la lista della spesa, mentre altr* autor* faticano addirittura a far esporre i propri pezzi migliori. Ad esempio, il Rinascimento, la più alta espressione artistica europea, coesiste con la devastazione dei territori sia americani che africani. Non ci si aspetta che tu pianga. Se non ci danno questi spazi, siamo condannate alla precarietà. È un profilo molto comune in Occidente. Anche questo è decolonizzare: superare l’eurocentrismo, eliminare lo stigma del folklore dall’arte delle comunità originarie, abbandonare la visione della nostra arte come souvenir e riconoscerne la sua forza sociale e politica. Il 75% delle persone affette da schizofrenia sviluppa la malattia tra i 16 e i 25 anni. Può avallare la cultura dominante o entrare in conflitto con questa, contrastandola. Non sarai mica fro**o? È stata persino accusata di essere contraddittoria quando, appunto, esporre in quel contesto significa decolononizzare quegli spazi. È così facile dimostrarlo, basta guardare chi dirige l’arte, chi gestisce i musei e chi produce ciò che viene esposto. capelli bagnati o in gel, è la sua capacità di pettinarsi. “Per te la fotografia non è un pretesto, ma un modo di vivere”. Tutto quello che volete sapere ma che non avete mai osato chiedere. LP: Sì, ed è facilmente comprensibile con un esempio: l’arte europea è considerata arte, ma l’arte dei nativi americani viene chiamata folklore o artigianato. Con tale intensità e con tale frequenza che confondi il diavolo anche da te stesso. Perché migliora il catalogo del museo, l’interesse turistico della città e apporta soldi, naturalmente. Non è lo stesso condividere il proprio lavoro attraverso le reti che essere legittimata da un museo e dalla comunità artistica bianca. Tratto dall’omonimo romanzo di Julia Walton. Non si può prendere un’opera che appartiene a tutti i messicani. L’attacco ai monumenti e alle statue è stato derubricato a “vandalismo”, e i tentativi di analisi convergevano per lo più sul “dobbiamo contestualizzare”. Quello che tu non vedi ha senz’altro la sua forza nel giusto equilibrio di diverse componenti: delicatezza, serietà, umorismo, dramma e romanticismo.In questo modo individua il giusto tono per trattare un tema molto serio, affrontandolo tramite un percorso narrativo che inizia con simpatia e pian piano mostra gli aspetti più oscuri e dolorosi della malattia. Anche perché questo metodo io l’avevo studiato e ristudiato ma c’era sempre qualcosa che non mi convinceva… E di certo io non sono uno studente che prende le indicazioni alla leggera. L’opera è fatta in relazione a uno sguardo e laddove c’è un pubblico c’è una posizione storica, culturale e politica. Dove vedi un casino in cucina, sono le tue intenzioni di aiutare e imparare a cucinare. Pensate ai vostri musei preferiti. Juan Carlos I ha visitato il Messico durante la presidenza di Vicente Fox. di Moctezuma in Austria. L.P.: Restituire i pezzi che hanno rubato. Ma è strano per te come lo è per gli altri. Quale occasione migliore se non vederlo all’opera? O il Neues Museum, con il busto di Nefertiti. Inoltre, non vogliono restituire le opere rubate perché hanno un valore molto alto per il paese, incidono sul loro PIL. Ma questo non accade, perché inconsciamente i curatori dei musei (e con loro pure noi visitatori) mettiamo il filtro suprematista nell’assegnazione del valore a un’opera. Abbiamo deciso di tradurla con il consenso dell’artista intervistata perché riteniamo fondamentale riflettere sulla riproduzione delle forme di colonialismo e neo colonialismo, attraverso voci che arrivano dal Sud globale. Nick Naveda si è occupato della sceneggiatura, mentre alla produzione figurano i nomi di Pete Shilaimon, Mickey Liddell e dello stesso regista. Ecco, Quello che tu non vedi è il suo nuovo film, che arriva ora in streaming su CHILI e adatta il romanzo omonimo di Julia Walton, edito in Italia da Feltrinelli. Così l’Europa si è “aggiudicata” il copyright dell’arte, si è imposta come l’universale, lo standard e, naturalmente, la migliore. Naturalmente, questo include vedere con microscopi, telescopi, ultrasuoni, ecc. Palm Springs, l’amore e un loop temporale. Dove la vedi? Il ragazzo, però, vede crollare i suoi sogni, quando viene espulso a metà dell’ultimo anno a causa di un incidente, causato da lui, durante il corso di chimica. Quello che tu non vedi (2020). Questa intervista a Linda Porn è apparsa il 13 novembre 2020 a cura di Abel Cobos sul media di informazione e intrattenimento Codigo Nuevo. Dove vedi a pastello diviso in due, c’è la scoperta della forza che ha. L.P. Storicamente, l’arte è parte della politica di una società. E' svegliarsi presto. L.P.: Gauguin è l’archetipo del “maschio bianco ispirato”, di questo genio che può abbandonare la sua famiglia (e lasciare alla moglie la responsabilità dei figli) per andarsene in giro per il mondo a commettere ogni tipo di violenze [razziali e misogine] in nome dell’arte. Quello che tu non vedi è un film drammatico diretto dal regista e sceneggiatore Thor Freudenthal, che ricordiamo per la regia della celebre pellicola fantasy Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo – Il mare dei mostri con Logan Lerman. Una storia sul potere dell’amore che ti fa vedere la luce nei momenti più bui e ti spinge a non chiuderti in te stesso. Così, quando tu in quanto persona razzializzata vedi questi monumenti, la prima cosa a cui pensi è che cadano, e perfino a buttarli giù tu stesso. Quindi sì, l’arte dovrebbe trascendere l’artista, ma non per condonare qualunque azione ai pochi geni bianchi eletti, ma per permette a tutt* l* artist* di vedersi riconosciuto il valore delle proprie opere. Ma tutte queste opere hanno qualcosa in comune: razzismo, colonialismo e saccheggio. Una storia sul potere dell’amore che ti fa vedere la luce nei momenti più bui e ti spinge a non chiuderti in te stesso. Ciao, sono Alessandro, un ragazzo “appassionato” d’arte. E non mi va. Di rimanere qua. Tu vedi vestiti rovinati, e io vedo una donna che potrebbe improvvisamente usare un ricco fidanzato. Una storia sul potere dell’amore che ti fa vedere la luce nei momenti più bui e ti spinge a non chiuderti in te stesso. I meno avvezzi potrebbero restare inizialmente un po’ perplessi, ma una volta entrati nel meccanismo non … Ecco perché il Penacho è in Austria, la Bibbia nahuatl a Toledo o la Stele di Ikhernofret a Berlino. E’ straordinario come molte donne con le quali lavoro di persona quotidianamente sui temi della seduzione, dell’attrazione e dell’autostima riescano a dare una svolta alla propria vita sentimentale semplicemente assumendo un atteggiamento di comprensione verso gli uomini. Scheda dettagliata di Quello che tu non vedi, con trama, cast e tutte le info sul film; inoltre foto, video, trailer e recensioni della redazione e degli utenti #QuelloCheTuNonVedi A seguito di questo evento, Adam viene portato in ospedale, dove gli diagnosticano una malattia mentale: è affetto da schizofrenia. Dedicato a Gli Indifferenti, nuova trasposizione del romanzo di Alberto Moravia con Valeria Bruni Tedeschi, Edoardo Pesce e Giovanna Mezzogiorno, Da Kristen Stewart in Seberg al nuovo cult Honey Boy, tra Star Wars e Cate Blanchett: guida alla terza edizione dei Digital Movie Days, The HotCorn copyright© 2020 hotcorn.com© - Chili SpA Tutti i diritti riservati. Inserisci i dettagli del tuo account e ti invieremo un link per reimpostare la tua password. a) e b) dell’, Quello che tu non vedi | Arriva in streaming il film con Charlie Plummer e Taylor Russell, Effie Gray | Dakota Fanning, la Londra vittoriana e una donna rivoluzionaria, The Big Bang Theory: 20 incredibili cose che sicuramente non sapete, I 20 film degli anni Ottanta che dovete assolutamente rivedere, Nomadland | La strada di Chloé Zhao e un (grande) film di resistenza, The Serpent, Tahar Rahim e la caccia a Charles Sobhraj, serial killer sulla rotta degli hippy, Il sole è anche una stella | Yara Shahidi, Charles Melton e un amore deciso dal destino, Segreti, bugie e un amore al ritmo di thriller: perché dovreste vedere Due, Tra Fellini e Godard | Rifkin’s Festival e la lettera d’amore di Woody Allen al cinema, The Bad Batch | Azione ed epica nell’infinito (e animato) universo Star Wars, Palm Springs, l’amore e un loop temporale | Il nuovo numero di Hot Corn Weekly, Gli Indifferenti e la modernità di un capolavoro | Il nuovo numero di Hot Corn Weekly, La nostra guida ai Digital Movie Days | Il nuovo numero di Hot Corn Weekly. È vietata la riproduzione anche parziale. Questo sito consente l’invio di cookie di terze parti per inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze. La storia? È molto curioso il fatto che le nostre opere d’arte non siano considerate arte, ma poi le mettano nei loro musei. Ecco, Quello che tu non vedi è il suo nuovo film, che arriva ora in streaming su CHILI e adatta il romanzo omonimo di Julia Walton, edito in Italia da Feltrinelli. We use MailChimp as our marketing automation platform. Il regista tedesco già dietro la macchina da presa per Diario di una schiappa e Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo – Il mare dei mostri? Words on Bathroom Walls. I musei sono centri di potere gerarchici. Tu vedi la metropolitana come un luogo dove rimediare dialoghi per i tuoi romanzi. Per termine gli ultimi mesi di liceo, viene mandato in un’accademia cattolica. In esclusiva su Disney+ dal 4 maggio. Quindi è chiaro che nell’era del colonialismo erano intenzionati a promuoverla. La Guerra dei Cloni, la Clone Force 9 e la nascita dell’Impero: la recensione del primo episodio di Star Wars: The Bad Batch. Per quanto possa essere d’accordo con il punto dei musei e delle statue dei conquistatori è sorto in me il dovere di precisare 2 punti molto importanti sulla questione dell’arte che secondo me sono stati omessi in questo articolo. “Sei sempre solo nei boschi a fotografare, in ogni stagione”. Registrazione n. 248 del 26.07.2017 al Registro della Stampa presso il Tribunale di Milano. “Se non mi chiamavi, rimanevo quello che ero: un inconsapevole”. Un uomo che è così ispirato e che è un tale “genio”, i cui piaceri mondani sono così piccoli, che gli deve essere permesso tutto. Beh, non preoccuparti: in tal caso sarai felice di sapere che, in questo articolo, ho dedicato un intero capitolo alla risposta di quelle che sono le domande più frequenti relative a quando danno in TV Chicago Fire, oltre alle informazioni su come e dove vedere le puntate in streaming. Sarà proprio la sua nuova amica a permettergli di credere ancora nei suoi sogni e a fargli capire che non è la sua condizione mentale a definirlo…, La recensione di Due, il sorprendente esordio al lungometraggio di Filippo Meneghetti con protagoniste Martine Chevellier e Barbara Sukowa. Quello che voglio dire è che i coloni non se ne sono andati davvero, ma i loro discendenti sono ancora lì e detengono il potere delle economie latinoamericane. Ad esempio, il Pergamonmuseum di Berlino, con la Porta di Ishtar, di Babilonia. Traduzione a cura di Valentine aka Fluida Wolf, femminista e traduttrice militante. Rileggilo con calma. Io, come proletaria dell’arte e migrante, ne sono esclusa, perché sono stati concepiti per rafforzare il suprematismo bianco. Tranquillo. Sempre. Durata 110 minuti. Molto semplice: significa prendere atto una volta … Per noi, queste statue sono una battaglia contro il colonizzatore e tutto ciò che questo significa. Il primo è semplicemente che l’ artista trascende dalla sua arte, la figura dell’artista per quanto possa essere importante nell’ analisi di un opera non serve molto a valutare la “bellezza” di essa stessa. Questo è quello che tu non vedi Così, quando tu in quanto persona razzializzata vedi questi monumenti, la prima cosa a cui pensi è che cadano, e perfino a buttarli giù tu stesso. Dopo un’estate di proteste di Black Lives Matter, culminate con l’abbattimento delle statue e la riapertura del dibattito sul fatto che l’arte bianca glorifichi il colonialismo e perpetui le basi razziste della nostra società, la questione è tornata al centro dell’attualità. “Puoi chiedere all’universo tutti i segni che vuoi, ma alla fine vedi solo quello che vuoi vedere quando sei pronto a vederlo.” (Ted Mosby) Bellissima riflessione… “quando sei pronto a vederlo”… Talvolta non è neppure legato a “come” vediamo un evento, ma a “come siamo predisposti” a vederlo… Per questo abbiamo parlato con Linda Porn, “puttana, madre sola e artista migrante”, come lei stessa si definisce, che ha portato la sua riflessione sul suprematismo culturale europeo nella conversazione Rompiendo las Narrativas Racistas insieme a Daniela Ortiz e per lo spazio di riflessione Loom Senses, a cui si può accedere dal sito del Loom Collective. Quale sia la verità. È quel gioco perverso di delegittimare il nostro lavoro per poterlo rubare. Per me, come persona razzializzata, la statua di Colombo a Barcellona è come uno schiaffo in faccia. Non è considerata cultura alta perché, attraverso il colonialismo, si è affermata la supremazia bianca, anche nella cultura. “Però il libro l’abbiamo prodotto insieme…” “Sì, perché ti sono venuto dietro”. In questa età della scienza, di solito viene postulato che, a meno che tu non possa vederlo, non esiste. Ma valore e disvalore di un’opera sarà sempre definito, influenzato o condizionato da chi, nella fase storica in cui l’opera è stata prodotta, ha imposto una propria egemonia politica e culturale. Trailer; Quello che tu non vedi: trailer e poster italiani. Quello che tu non vedi Quello che tu non vedi. Le rappresentazioni proposte, quindi, sono un’esaltazione del cattolicesimo, degli uomini, del dio bianco, e una denigrazione delle donne (o la loro conversione in sante, i loro unici due ruoli). Tuttavia, come sappiamo, ci sono altre cose che non possono essere viste. Qui il giovane si imbatte in Maya (Taylor Russell), coetanea brillante, schietta e spiritosa. Dopo la lettura di questo articolo, sono suscitate in me diverse emozioni/domande. Preso atto dell’Informativa Privacy esprimo il mio consenso per ricevere newsletter su: News, interviste, anticipazioni, gli ultimi trailer, i dietro le quinte e i nuovi fenomeni. Regia: This field can't be Empty: Durata: This field can't be Empty: Cast: This field can't be Empty: Note: This field can't be Empty: ACQUISTA. Gauguin è andato a Tahiti [ colonia francese] e sì, ha catturato la bellezza dei tropici, ma è ancora il punto di vista dello scopritore maschio bianco. Quello che tu non vedi. Poi studio esami che detesto. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. L’arte è sempre stata uno strumento di educazione morale e, naturalmente, non è esente da un processo di colonizzazione. Una lettera d’amore romantica, malinconica e ironica al cinema. Il problema però è che in noi si è così creato il bias di cui parla Porn. ROMA – Ricordate Thor Freudenthal? Un discorso che perpetua la violenza e la povertà globale. L.P.: Esattamente, il colonialismo è ancora in corso. L.P.: Esattamente. Non che poi l’abbia veramente fatto, di sicuro non con la costanza e la produttività auspicate prima dell’esame. L’arte è la contemplazione, la figurazione di ciò che ogni essere umano definisce “bello” e non entra e non deve assolutamente entrare negli argomenti trattati proprio perché ha uno scopo diverso. Credo tu non abbia capito nulla di quello che c’è scritto nell’articolo. Che cosa significa assumere un atteggiamento di comprensione quando vuoi conquistare un uomo(che sia ancora solo un conoscente o già il partner con cui hai una relazione)? – Per un veganismo queer, Stato-Azienda: Traformare in merce ogni cosa. O le Odalische del Louvre. E non è il solo: Picasso, oltre alle accuse di misoginia, ci sono quelle di plagio dell’arte africana [per esempio nei volti geometrici, ispirati alle maschere africane]. Lascerei la neutralità dentro ai laboratori di chimica e mi premurerei di ricordare l’interattività di tutti i processi Alessandro, anche quello artistico.