Nella carriera della Fallaci non sono giornalismo ma anche il ruolo di scrittrice, autrice di libri che hanno segnato un importante punto di rottura nella critica degli eventi e sono stati tradotti in tante lingue. Gentile non era fascista. La Fallaci pubblicò una lettera aperta sul Corriere della Sera, nella quale chiese ai fiorentini di listare la città a lutto al passare dei manifestanti. E quando a un uomo gli tagli le palle non è più un uomo diceva mio padre. Anche l'Unione Europea fu molto criticata da Oriana Fallaci, poiché la vedeva come un club di uomini e donne dell'alta finanza che soggiogavano i paesi. Vennero raccolte oltre 75.000 firme. Inoltre, a causa di un equivoco, il giorno prima di incontrare l'imam la Fallaci fu costretta a un matrimonio temporaneo sciita (cioè annullabile automaticamente dopo un termine prefissato) con il proprio interprete. Il padre, iscritto fin da giovanissimo al PSI, fu un attivo antifascista che coinvolse la figlia, giovanissima, nella resistenza col compito di staffetta. Tale situazione, secondo la scrittrice, si stava verificando anche negli Stati Uniti: "In America, oggi, il rischio della dittatura non viene dal potere esecutivo: viene dal potere giudiziario". In una lettera scritta nel 2000 a Chicco Testa e resa nota dal Riformista, Oriana Fallaci, nonostante si fosse sempre definita una partigiana non risparmia critiche sull'uccisione di Giovanni Gentile commessa durante la Resistenza italiana, e seppur indirettamente definisce quegli antifascisti che lo assassinarono dei 'cacasotto'. Oriana Fallaci in Vietnam (collezione privata Oriana Fallaci). Meno male che non li ascolti, non soffri. Talmente irriconoscibile che, quando ci fu permesso di vederlo e andammo a visitarlo nel carcere di via Ghibellina, credetti che si trattasse d'uno sconosciuto. Attraverso essi la scrittrice denuncia la decadenza della civiltà occidentale che, minacciata dal fondamentalismo islamico, ritiene incapace di difendersi. Nella stessa lettera inoltre definì con le parole «velenoso livore» il trattamento che la sinistra dedica a Silvio Berlusconi. [62][63] La Federazione Anarchica Italiana si dissociò dalle parole della Fallaci dichiarando come fosse opportuno «non millantare amicizie o comunanza d'intenti con gli anarchici di Carrara o di qualunque altro posto nel mondo» e definendo la Fallaci «guerrafondaia».[64]. Islamism is the new Nazi-Fascism. Nel 2004 la Fallaci si schierò contro l'eutanasia, riguardo al caso di Terri Schiavo, presentando le sue posizioni con un articolo apparso su Il Foglio, e contro il referendum abrogativo della legge sulla procreazione medicalmente assistita, con un articolo pubblicato dal Corriere della Sera. Lo Squalo di Baltimora si è sposato nel … Come scrittrice, con i suoi dodici libri ha venduto circa venti milioni di copie in tutto il mondo. Tutti questi libri furono molto venduti in Italia e vennero tradotti nelle principali lingue occidentali[13]. La giovane Oriana si unì così alle Brigate Giustizia e Libertà[2], formazioni partigiane del Partito d'Azione, vivendo in prima persona i drammi della guerra: nel 1944, durante l'occupazione di Firenze da parte dei nazisti, il padre fu catturato e torturato a villa Triste dai fascisti comandati da Mario Carità[3], e in seguito rilasciato, mentre la Fallaci fu impegnata come staffetta per trasportare munizioni da una parte all'altra dell'Arno attraversando il fiume nel punto di secca dal momento che i ponti erano stati distrutti dai tedeschi[4]. "Voglio morire a Firenze". Parole da cui desumo che nella comunità religiosa vi sono persone più aperte e più acute che in quella laica alla quale appartengo. Si incontrarono il giorno in cui egli uscì dal carcere: ne diventerà la compagna di vita fino alla morte di lui, avvenuta in un misterioso incidente stradale il 1º maggio 1976. Le ha inoltre criticate per i recenti comportamenti: "Com'è che non organizzate mai una abbaiatina dinanzi all'ambasciata dell'Afghanistan o dell'Arabia Saudita o di qualche altro paese musulmano? Ne La rabbia e l'orgoglio, riprendendo giudizi già espressi nei suoi scritti precedenti, Oriana Fallaci critica l'ideologia del comunismo, affermando, citando anche parole di suo padre, che esso «proibisce alla gente di ribellarsi, governarsi, esprimersi, arricchirsi, e mette Sua Maestà lo Stato al posto dei soliti re. Nel 1993 la stessa Fallaci ha dichiarato che il direttore non le perdonò mai questa "disobbedienza" e che per quindici giorni non le rivolse la parola. Conrad portò sulla Luna una foto della Fallaci bambina. La prefazione del libro fu firmata da Orson Welles. Nel novembre 2002 la scrittrice volò in Italia per opporsi all'autorizzazione della manifestazione organizzata dai no-global a Firenze per il timore che si potessero ripetere i fatti del G8 di Genova del 2001. Di ritorno da Hollywood, la Fallaci incontrò Alfredo Pieroni, corrispondente da Londra per La Settimana Incom illustrata. Impuniti e impunibili, sono i magistrati che oggi comandano. Per sua espressa volontà, larga parte del suo grande patrimonio librario è stato donato, insieme con altri cimeli come lo zaino usato dalla scrittrice in Vietnam, alla Pontificia Università Lateranense di Roma, il cui rettore era allora monsignor Rino Fisichella, amico personale della scrittrice, che le stette vicino in punto di morte. Dalla vicenda della maternità mancata trasse il libro Lettera a un bambino mai nato, il primo libro che non nacque da un'inchiesta giornalistica. Il libro è ambientato tra le truppe italiane inviate nel 1983 a Beirut nell'ambito della Forza Multinazionale in Libano. «Servi della sinistra [...] un feudo personale di Karl Marx, esponenti di uno strapotere che ha raggiunto vette inaccettabili. Il libro esce per volontà del nipote ed erede universale di Oriana, Edoardo Perazzi, seguendo le precise disposizioni lasciate per la pubblicazione del testo, Antologia di articoli scritti dall'inviata di guerra Fallaci per il settimanale, È una raccolta di interviste realizzate per, È la trascrizione di alcuni discorsi tenuti presso Università statunitensi negli anni settanta e ottanta, Collezione di reportage dagli Stati Uniti d'America pubblicati su, Silloge di pagine aventi come tema la regione natale della Fallaci, accompagnate da fotografie dei luoghi più amati.