Guida sentimentale ai Monti di Avella: Sopra l’Arenella, l’Acerone, il Ciesco Bianco. Castello di Avella o castello di San Michele, Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia, A. Palmentieri, La necropoli romana monumentale di Abella. Del versante meridionale di Monte Fellino occorre ricordare il riparo di Fellino, stazione preistorica del paleolitico superiore, distrutta irrimediabilmente da una cava, e la Grotta Nuova di Fellino, ancora intatta allorché ebbe a subire identica sorte. Il complesso monumentale del Castello di Avella, attestato sui rilievi collinari che bordano ad Est la pianura campana, occupa una collina dai fianchi scoscesi situata sulla destra del fiume Clanis; alle sue spalle si stagliano i monti di Avella, barriera naturale che separa il comprensorio avellano-baianese dalla Valle Caudina. Le "olle a bombarda", di solito con quattro prese spesso unite da un cordoncino, sono come in gran parte dell'Italia centro-meridionale la forma più frequente della ceramica comune; fra i vasi da tavola sono particolarmente caratteristiche le coppe a due anse, le coppe su alto piede a trafori circolari, le tazze con ansa cornuta, gli askoi, le anfore con collo a clessidra ed abbastanza frequenti le brocche, in parte con bocca trilobata. Ne è testimonianza la spartizione dei terreni da attribuire ai coloni (centuriazione) nella parte in pianura del territorio che non è altro che la continuazione di quella dei territorio nolano e di cui si sono conservate alcune delle vie principali e tracce di altro. Tra le maggiori formazioni di profondità nella zona di Avella, le tre grotte delle Camerelle di Pianura, degli Sportiglioni e di San Michele. Altri oggetti di bronzo, quali le fibule ed i cinturoni con ganci ornati da palmette fanno parte del costume femminile e maschile Sannitico. Una oinocoe con decorazione geometrica, databile verso il 700 a.C., imita modelli corinzi ed è stata importata forse da Cuma, mentre un askos della stessa epoca, in uno stile geometrico di carattere assai diverso, proviene forse dalla Daunia, come altri vasi analoghi da Caudium (Montesarchio), Suessula (Cancello) e Pitecusa (Ischia). Così come in epoca antica, anche durante il medioevo Avella continuò a rimanere legata all'area nolana e più precisamente alla Terra di Lavoro. I gruppi più numerosi sono quelli di: Avella è raggiungibile in treno per mezzo della Circumvesuviana Napoli-Baiano (stazione di Avella gestita dall'E.A.V.). Significative sono però le importazioni da Cuma, da Capua e, caso raro nella Campania vera e propria, da Paestum, mentre i vasi di officine attiche sono pervenuti così come anche in altre città della Campania e del Sannio, evidentemente tramite Neapolis. L’ unità idrogeologica dei monti di Sarno – Avella e Vergine è delimitata a nord dalla discontinuità strutturale Arpaia Cancello, a nord-ovest dai depositi terrigeni del «bacino lrpino », a sud dalla valle del Solofrana e ad ovest dai depositi quaternari della conca Campana. Tra questi edifici il meglio noto è l'anfiteatro, eretto in opus reticulatum di tufo forse non molto dopo la deduzione della colonia. diffusione del tipo di tomba ‘a Conocchia’ in, A. Palmentieri, Avella e l'imago clipeata di Lucio Sitrio Modesto: un'indagine preliminare, Annali dell'Istituto di studi storici', 24, 2009, 21-45, “I Signori di Avella dall'XI al XIII secolo” di P. Colucci, Area archeologica della necropoli monumentale di Avella, Comunità montana Partenio - Vallo di Lauro, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, Comunità montana Vallo di Lauro e Baianese, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Avella&oldid=119566959, Senza fonti - centri abitati della Campania, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, Chiesa dei Santi Martiri Nazario e Celso. ( Chiudi sessione / Altro da vedere non c'è ma il panorama è magnifico: si domina tutto l'agro campano dai monti di Avella al Vesuvio e si intravede anche il monte Epomeo di ischia; all'ora della nostra visita, circa metà mattina, la maggior parte del panorama era in controluce ed inoltre c'era molta foschia; a questo punto mi verrebbe di consigliare di organizzare la visita possibilmente per il pomeriggio. Il castello è circondato da due cinte murarie, una longobarda e l'altra normanna, che si estendono lungo le pendici della collina. Per quanto riguarda le sorgenti del fronte acquifero di Sarno, c’è da osservare che esse rappresentano più punti di sfioro di un’unica falda. Quelle del IV secolo a.C. inoltrato hanno dato in parte ricchi corredi con vasi a vernice nera ed altri a figure rosse. Avella è un comune italiano di 7 810 abitanti[1] della provincia di Avellino in Campania. L'area urbana, di circa 25 ettari di estensione (la metà circa di Pompei), occupava una zona leggermente sopraelevata a Sud della fuoriuscita del fiume dalle montagne e abbastanza interessata dal riporto dalle alluvioni, che hanno esercitato anche nell'antichità effetti devastanti tutt'intorno; l'impianto urbanistico ortogonale, che è pervenuto in parte, sembra essere stato regolarizzato dopo la distruzione dell'87 a.C.