[28] La malattia lo porta infatti alla morte il 6 aprile 1912, un Sabato Santo vigilia di Pasqua, nella sua casa di Bologna, in via dell'Osservanza n. 2; la vera causa del decesso fu probabilmente la cirrosi epatica. Peppino Impastato una vita contro la mafia, le sue esperienze politiche e umane, le testimonianze dei compagni, le immagini della sua esistenza. Contro la morte - delle lingue, degli uomini e delle epoche - il poeta si appella alla poesia: essa è la sola, la vera vittoria umana contro la morte. Onorina Dino. Le crisi nervose e la malattia psichiatrica. [22][23] Divenuto professore universitario nel 1895 e costretto dalla sua professione a lavorare in più città (Bologna[16], Messina[17] e Pisa[18]), egli non si radicò mai in esse, preoccupandosi sempre di garantirsi una "via di fuga" verso il proprio mondo di origine, quello agreste. [34], In un'epoca storica in cui il mondo degli animali rappresenta un'entità assai ridotta nella vita degli uomini e dei loro sentimenti, quasi esclusivamente relegato agli aspetti di utilizzo pratico e di supporto al lavoro, soprattutto agricolo, Pascoli riconosce la loro dignità e squarcia un'originale apertura sull'esistenza delle specie animali e sul loro originale mondo di relazioni. E nemmeno è, sia con pace del maestro Giosuè Carducci, un artiere che foggi spada e scudi e vomeri; e nemmeno, con pace di tanti altri, un artista che nielli e ceselli l'oro che altri gli porga. Giacomo infatti nell'anno in cui morì ricopriva la carica di assessore comunale e pare conoscesse personalmente coloro che avevano partecipato al complotto per uccidere il padre, oltre al fatto che i giovani fratelli Pascoli (in particolare Raffaele e Giovanni) si erano avvicinati a tal punto alla verità sul delitto da essere minacciati di morte. Oppure i libri di avventura adatti anche all'infanzia, come i romanzi di Jules Verne, Kipling, Twain, Salgari, London. A margine degli studi veri e propri, egli, comunque, condusse una vasta esplorazione del mondo letterario e anche scientifico straniero, attraverso le riviste francesi specializzate come la Revue des deux Mondes, che lo misero in contatto con l'avanguardia simbolista, e la lettura dei testi scientifico-naturalistici di Jules Michelet, Jean-Henri Fabre e Maurice Maeterlinck. Possiamo notare due movimenti concorrenti: uno, quasi paterno, che gli suggerisce di ricostruire con fatica e pietà il nido edificato dai genitori; di investirsi della parte del padre, di imitarlo. E non solo la sua. "Guarda tutte le cose con stupore e con meraviglia, non coglie i rapporti logici di causa - effetto, ma. La relazione tra Clara e Benito fu una relazione profondamente tossica per la giovane, la quale spese tutta la sua esistenza nell’amare di lui il ruolo di potere, la supremazia politica. Giuliano Di Bernardo, a capo del Grande Oriente d'Italia dal '90 al '93, nel 2017 ha esplicitamente dichiarato l'appartenenza di Pascoli e Carducci alla massoneria, per un certo periodo nelle logge. Se oggi noi parlassimo ancora latino, forse parleremmo il latino di Pascoli. Verso gli anni Ottanta si cominciò, invece, ad analizzare in modo più realistico e scientifico la psicologia dell'infanzia, portando l'attenzione sul bambino come individuo in sé, caratterizzato da una propria realtà di riferimento. Il titolo riprende una citazione di Virgilio all'inizio della IV Bucolica in cui il poeta latino proclama di innalzare il tono poetico poiché "non a tutti piacciono gli arbusti e le umili tamerici" (non omnes arbusta iuvant humilesque myricae). Decisivo nella continuazione di questa tradizione fu proprio Pascoli, anche se i suoi motivi non furono quelli tipicamente ideologici degli altri scrittori, ma nacquero da radici più intimistiche e soggettive. Nel 1899 scrisse al pittore De Witt: «C'è del gran dolore e del gran mistero nel mondo; ma nella vita semplice e familiare e nella contemplazione della natura, specialmente in campagna, c'è gran consolazione, la quale pure non basta a liberarci dall'immutabile destino».[30]. Tra la sua produzione latina, vi è anche il carme alcaico Corda Fratres, composto nel 1898, pubblicato nel 1902, inno ufficiale della Fédération internationale des étudiants, una confraternita studentesca meglio nota come Corda Fratres[39]. Ma l’albero della vita non perde mai le sue foglie verdi di speranza. Anzi, molti la rifiutano, come Erode. Si tratta, in sostanza, non di nazionalismo vero e proprio, ma di un'evoluzione delle sue utopie socialiste e patriottiche. Non si tratta di un altro mistero, afferma Francesco, ma dello "stesso evento della Natività visto nella sua dimensione di luce". All'Angelus dell'Epifania, Francesco ricorda che la salvezza portata da Gesù è per tutti i popoli, compito dei credenti è irradiarla facendosi prossimi "non col proselitismo ma con la testimonianza", Giornata missionaria dei ragazzi: orchestriamo la fraternità. Non vedo l’ora di raccontarvi questa ennesima storia di gioia e celebrazione dell’amore. In realtà questa frettolosa interpretazione della poetica pascoliana fa da scenario a stati d'animo come inquietudini ed emozioni. Parliamo dei libri per i bambini, come le innumerevoli raccolte di fiabe dei fratelli Grimm (1822), di H.C. Andersen (1872), di Ruskin (1851), Wilde (1888), Maurice Maeterlinck (1909); o come il capolavoro di Carroll, Alice nel Paese delle Meraviglie (1865). [31][32], Pascoli disintegra la forma tradizionale del linguaggio poetico: con lui la poesia italiana perde il suo tradizionale supporto logico, procede per simboli e immagini, con frasi brevi, musicali e suggestive. A San Mauro Pascoli la sua casa natale, oggi proprietà del Comune di San Mauro Pascoli, è sede di un museo dedicato alla memoria del poeta. Egli, pur non partecipando attivamente ad alcun movimento letterario dell'epoca, né mostrando particolare propensione verso la poesia europea contemporanea (al contrario di D'Annunzio), manifesta nella propria produzione tendenze prevalentemente spiritualistiche e idealistiche, tipiche della cultura di fine secolo segnata dal progressivo esaurirsi del positivismo. Il Papa: la vita ha le sue tenebre, la luce di Dio è più potente. La Vita e le sue Magie. I due sicari, i cui nomi correvano di bocca in bocca in paese, furono Luigi Pagliarani detto Bigéca (fervente repubblicano), e Michele Dellarocca, probabilmente fomentati dal presunto mandante. Si tratta di componimenti permeati di spiritualismo e di panteismo ( La Vertigine). Sofferto tante ingiustizie? In particolare, la prima partecipazione al concorso olandese fu nel 1883 con il poemetto Leucothoe (ritrovato nel 2012 da Vincenzo Fera presso il Noord-Hollands Archief di Haarlem[38]); l'anno 1892 fu insieme l'anno della sua prima premiazione con il poemetto Veianus e l'anno della stesura definitiva delle Myricae. Il mare, attraverso le sue profondità misteriose, i pericoli che nasconde, la sua enorme vastità e la sua grande forza ha sempre affascinato noi esseri umani.Già nell’antica Grecia, Poseidone, il dio del mare, era uno degli dei più potenti e importanti dell’Olimpo. Capitolo 1 La vita e le sue molecole La biologia è la scienza che studia la vita in tutte le sue forme: dalle microscopiche cellule, invisibili a occhio nudo, fino agli organismi e alle loro intera-zioni con l’ambiente. 1515 – FIRENZE Michelangelo lavora per il nuovo papa, Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico, fin dal 1514, quando rifece la facciata della sua cappella a Castel Sant’Angelo, opera purtroppo perduta. Qui interviene l'altra e complementare poetica pascoliana: la poetica delle cose. / E mi vidi quaggiù piccolo e sperso / errare, tra le stelle, in una stella". Ma questa aderenza alle cose ha una conseguenza linguistica di estrema importanza, ogni cosa deve parlare quanto più è possibile con la propria voce: gli esseri della natura con l'onomatopea, i contadini col vernacolo, gli emigranti con l'italo-americano, Re Enzio col bolognese del Duecento; i Romani, naturalmente, parleranno in latino. Era un atteggiamento positivista "romanticheggiante" che tendeva a vedere nella natura l'aspetto pre-cosciente del mondo umano. In questo orizzonte, il profeta annuncia la luce: la luce donata da Dio a Gerusalemme e destinata a rischiarare il cammino di tutte le genti. La disintegrazione della forma tradizionale comporta "il concepire per immagini isolate (il frammentismo), il periodo di frasi brevi e a sobbalzi (senza indicazione di passaggi intermedi, di modi di sutura), pacatamente musicali e suggestive; la parola circondata di silenzio. Come scrive Maria Cristina Solfanelli, «Giovanni Pascoli si avvede assai presto che il suo amore per la natura gli permette di vivere le esperienze più appaganti, se non fondamentali, della sua vita. Dopo le vicissitudini e i lutti, il poeta aveva finalmente ritrovato la gioia di vivere e di credere nel futuro. La vita 1 e le sue molecole 1 La biologia studia le caratteristiche della vita Definire il campo di studio della biologia. Durante il loro processo, il poeta urlò: «Se questi sono i malfattori, evviva i malfattori!»[11]. «Troppa questa morte? E ancora da Matera il poeta scrive nell'ottobre del 1882: "Amate voi me, che ero lontano e parevo indifferente, mentre voi vivevate nell'ombra del chiostro [...] Amate voi me, che sono accorso a voi soltanto quando escivate dal convento raggianti di mite contentezza, m'amate almeno come le gentili compagne delle vostre gioie e consolatrici dei vostri dolori?".[13]. Lui vede negli animali delle creature perfette da rispettare, da amare e da accudire al pari degli esseri umani; infatti, si relaziona con essi, ci parla di loro e, spesso, prega affinché possano avere un'anima per poterli rivedere un giorno».[35]. Durante una manifestazione socialista a Bologna, dopo l'attentato fallito dell'anarchico lucano Giovanni Passannante ai danni del re Umberto I, il giovane poeta lesse pubblicamente un proprio sonetto dal presunto titolo Ode a Passannante. Lo sguardo di Antonia Pozzi, che si era allargato quasi all’infinito, per cogliere l’essenza del mondo e della vita, si spegne per sempre mentre cala la notte con le sue ombre viola. L'autore che si cimenti in questa impresa potrebbe, da una parte, incappare nell'errore di esprimere una sensibilità moderna in una lingua classica, cadendo in un latino maccheronico; oppure potrebbe semplicemente imitare gli autori classici, senza apportare alcuna novità alla letteratura latina. Tuttavia il punto di arrivo sarebbe stato sul versante appenninico opposto a quello da cui proveniva la sua famiglia. La stella è Cristo, ma la stella possiamo e dobbiamo essere anche noi, per i nostri fratelli e le nostre sorelle, come testimoni dei tesori di bontà e di misericordia infinita che il Redentore offre gratuitamente a tutti. [46], Il profilo letterario: la sua "rivoluzione poetica", La poesia come "nido" che protegge dal mondo, che la letteratura italiana non vedeva, per complessità e varietà, dai tempi di, Per approfondire gli anni giovanili del Poeta e l'impegno politico vedi: R. Boschetti, ". Dopo il matrimonio della sorella Ida con il romagnolo Salvatore Berti, matrimonio che il poeta aveva contemplato e seguito sin dal 1891, Pascoli vivrà in seguito alcuni mesi di grande sofferenza per l'indifferenza della sorella Ida nei suoi confronti e le continue richieste economiche da parte di lei e del marito, vivendo la cosa come una profonda ferita dopo i dieci anni di sacrifici e dedizione alle sorelle, a causa delle quali il poeta aveva di fatto più volte rinunciato all'amore. Il certificato di morte riporta come causa un tumore allo stomaco, ma è probabile fosse stato redatto dal medico su richiesta di Mariù, che intendeva eliminare tutti gli aspetti che lei giudicava sconvenienti dall'immagine del fratello, come la dipendenza da alcool, la simpatia giovanile per Passannante e la sua affiliazione alla Massoneria. Oh! Per approfondire gli anni di ricostruzione del "nido" con le sorelle e scoprire nuovi elementi che aggiornino la vecchia idea tramandata dalla sorella Mariù, in base alla quale il principale desiderio del fratello era quello di ricostruire la famiglia con le sorelle, senza alcuno slancio amoroso verso l'esterno, si veda: Rosita Boschetti, Massoneria, politica e mafia. La vita, la personalità, le odi (gli Inni sacri, la pentecoste, Marzo 1821, il cinque maggio), le tragedie (Il Conte di Carmagnola e l'Adelchi) e i Promessi Sposi. [15], «La nube nel giorno più nerafu quella che vedo più rosanell'ultima sera». Ecco cosa scrive all'indomani della laurea da Argenta: "Il prossimo ottobre andrò professore, ma non so ancora dove: forse lontano; ma che importa? A questo si unisce il ricordo ossessivo dei suoi morti, le cui presenze aleggiano continuamente nel “nido”, riproponendo il passato di lutti e di dolori e inibendo al poeta ogni rapporto con la realtà esterna, ogni vita di relazione, che viene sentita come un tradimento nei confronti dei legami oscuri, viscerali del “nido”. A ciascuno di noi, il compito di accoglierla "nella fede" e di "portarla agli altri nella carità, nella testimonianza, nell’annuncio del Vangelo". La rappresentazione della vita nei campi e della condizione contadina è solo all'apparenza il messaggio che il poeta vuole trasmettere con le sue opere. Dopo la laurea, conseguita nel 1882 con una tesi su Alceo, Pascoli intraprese la carriera di insegnante di latino e greco nei licei di Matera e di Massa. "L'uomo alla morte deve disputare, contrastare, ritogliere quanto può". La famiglia d'origine e la nascita. Complessivamente la sua opera appare percorsa da una tensione costante tra la vecchia tradizione classicista ereditata dal maestro Giosuè Carducci, e le nuove tematiche decadenti. La lingua pascoliana è profondamente innovativa: essa perde il proprio tradizionale supporto logico, procede per simboli e immagini, con brevi frasi, musicali e suggestive. Questa scienza comprende al suo interno diverse discipline: alcune sono più anti-che, come la … Su richiesta delle sorelle Ida e Maria, fino al 1882 nel convento di Sogliano, Pascoli riformulò il proprio progetto di vita, sentendosi in colpa per avere abbandonato le sorelle negli anni universitari. A questo "recinto" poetico egli lavorò con straordinario impegno creativo, costruendo una raccolta di versi e di forme .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}che la letteratura italiana non vedeva, per complessità e varietà, dai tempi di Chiabrera. Deve saper combinare il talento della fanciullezza (saper vedere), con quello della vecchiaia (saper dire); Percepisce l'essenza delle cose e non la loro apparenza fenomenica. La frustrazione e i disagi materiali lo spinsero verso il movimento socialista in quella che fu una delle poche, brevi parentesi politiche della sua vita. Ma da ciò non consegue di necessità l'uso del latino. Nel 1875 perse la borsa di studio e con essa l'unico mezzo di sostentamento su cui poteva contare. Tuttavia, nel passo XI de "Il fanciullino", Pascoli dichiara che un vero poeta è, più che altro, il suo sentimento e la sua visione che cerca di trasmettere agli altri. Possiede una sensibilità speciale, che gli consente di caricare di significati ulteriori e misteriosi anche gli oggetti più comuni; Comunica verità latenti agli uomini: è "Adamo", che mette nome a tutto ciò che vede e sente (secondo il proprio personale modo di sentire, che tuttavia ha portata universale). Dove e quando ho provato tanti martori? Il 22 settembre 1882 era stato iniziato alla massoneria, presso la loggia "Rizzoli" di Bologna. Nel 1903, la raccolta definitiva comprendeva 156 liriche del poeta. Rifiuta quindi la ragione e, di conseguenza, rifiuta il Positivismo, che era l'esaltazione della ragione stessa e del progresso, approdando così al decadentismo. Nel 2012, in occasione del centenario della morte del poeta, gli vengono dedicate importanti iniziative in tutta la Penisola. Il fidanzamento con la cugina Imelde Morri di Rimini, all'indomani delle nozze di Ida, organizzato all'insaputa di Mariù, dimostra infatti il reale intento del poeta. È vero che la vicenda autobiografica dell'autore caratterizza la sua poesia, ma con connotazioni di portata universale: ad esempio la morte del padre viene percepita come l'esempio principe della descrizione dell'universo, di conseguenza gli elementi autenticamente autobiografici sono scarsi, in quanto raffigura il male del mondo in generale. Gran parte della poesia pascoliana nasce dalle memorie, dolci e tristi, della sua infanzia: "Ditelo voi [...], se la poesia non è solo in ciò che fu e in ciò che sarà, in ciò che è morto e in ciò che è sogno! Biografia tratta da Antonia Pozzi. Poi, il pensiero va "ai fratelli e alle sorelle delle Chiese orientali cattoliche e ortodosse," che secondo la loro tradizione celebrano domani, 7 gennaio, il Natale del Signore. Per renderlo più sicuro e profondo lo sposta dalla città, lo colloca tra i monti della Media Valle del Serchio dove può, oltre tutto, mimetizzarsi con la natura.». Nel 1895 infatti si trasferì con la sorella Maria nella Media Valle del Serchio nel piccolo borgo di Castelvecchio nel comune di Barga, in una casa che divenne la sua residenza stabile quando (impegnando anche alcune medaglie d'oro vinte al Concorso di poesia latina di Amsterdam) poté acquistarla. "Vedere e udire: altro non deve il poeta. [2] Il trauma lasciò segni profondi nel poeta. Commentando le Letture, il Pontefice riporta la visione del profeta Isaia e il passo del Vangelo di Matteo. [2], Le due sorelle Ida (1863-1957) e Maria (1865-1953) andarono a studiare nel collegio del convento delle monache agostiniane, a Sogliano al Rubicone, dove viveva Rita Vincenzi, sorella della madre Caterina e dove rimasero dieci anni: nel 1882, uscite di convento, Ida e Maria chiesero aiuto al fratello Giovanni, che dopo la laurea insegnava al Liceo Duni di Matera, chiedendogli di vivere con lui, facendo leva sul senso di dovere e di colpa di Giovanni, il quale durante i 9 anni universitari non si era più occupato delle sorelle. I motivi principali di questa poesia devono essere "umili cose": cose della vita quotidiana, cose modeste o familiari. In quest'ultimo caso il poeta sembra come ribaltare la sua esperienza personale di orfano, privando invece le madri del loro ocellus ("occhietto", come Thallusa chiama il bambino). Il trucco non ti riesce, la tua cotta ti prende in giro ... e ti senti come se il mondo ce l’avesse con te. Solo così la luce di Dio, che è Amore, può risplendere in quanti la accolgono e attirare altri. Tali testi utilizzavano la descrizione naturalistica - la vita degli insetti soprattutto, per quell'attrazione per il microcosmo così caratteristica del Romanticismo decadente di fine Ottocento - in chiave poetica; l'osservazione era aggiornata sulle più recenti acquisizioni scientifiche dovute al perfezionamento del microscopio e della sperimentazione di laboratorio, ma poi veniva filtrata letterariamente attraverso uno stile lirico in cui dominava il senso della meraviglia e della fantasia. Nonostante le simpatie verso il movimento anarco-socialista in età giovanile, nel 1900, quando Umberto I venne ucciso da un altro anarchico, Gaetano Bresci, Pascoli rimase amareggiato dall'accaduto e compose la poesia Al Re Umberto. Looking forward to share this new story of joy and celebrate love with you all my friends . Tutto il mondo è paese ed io ho risoluto di trovar bella la vita e piacevole il mio destino". A costituire il poeta vale infinitamente più il suo sentimento e la sua visione, che il modo col quale agli altri trasmette l'uno e l'altra [...]». Nel 1894 fu chiamato a Roma per collaborare con il Ministero della pubblica istruzione. Ma io sento che le religioni, compresa la più pura di tutte, la cristiana, sono per così dire, Tolemaiche. Crescano e fioriscano intorno all'antica tomba della mia giovane madre queste myricae (diciamo cesti o stipe) autunnali.», «Il poeta è poeta, non oratore o predicatore, non filosofo, non istorico, non maestro, non tribuno o demagogo, non uomo di stato o di corte. Nel 1871, all'età di quindici anni e dopo la morte del fratello Luigi avvenuta per meningite il 19 ottobre dello stesso anno, Giovanni Pascoli dovette lasciare il collegio Raffaello dei padri Scolopi di Urbino[7]; si trasferì a Rimini, per frequentare il liceo classico Giulio Cesare. La poesia irrazionale o analogica è una poesia di svelamento o di scoperta e non di invenzione. L'ode venne subito dopo strappata (probabilmente per timore di essere arrestato o forse pentito, pensando all'assassinio del padre) e di essa si conoscono solamente gli ultimi due versi tramandati oralmente: «colla berretta d'un cuoco, faremo una bandiera». Allievo di Carducci, che si accorse subito delle qualità del giovane Pascoli, nella cerchia ristretta dell'ambiente creatosi attorno al poeta, Pascoli visse gli anni più movimentati della sua vita. Al termine della preghiera mariana, il Papa esprime la sua preoccupazione per il Centrafrica, Paese che sta attraversando un momento politico delicato. Il mondo appare all'autore come un insieme misterioso e indecifrabile tanto che il poeta tende a rappresentare la realtà con una pennellata impressionistica che colga solo un determinato particolare del reale, non essendo possibile per l'autore avere una concreta visione d'insieme. Egli è nato non solo per alcuni ma per tutti gli uomini, per tutti i popoli. Grazie a una borsa di studio di 600 lire (che poi perse per aver partecipato a una manifestazione studentesca) Pascoli si iscrisse all'Università di Bologna, dove ebbe come docenti il poeta Giosuè Carducci e il latinista Giovanni Battista Gandino, e diventò amico del poeta e critico Severino Ferrari. (Anonimo) Chi scende nell’abisso della Morte e risale l’Albero della Vita, arriva nella Città del Possibile, da cui si contempla il Tutto e si decidono le Scelte. Il 31 dicembre 1911 compie 56 anni; sarà il suo ultimo compleanno: poco tempo dopo le sue condizioni di salute peggiorano. Pascoli fu anche commentatore e critico dell'opera di Dante e diresse inoltre la collana editoriale "Biblioteca dei Popoli". Nel 1891, data della sua prima edizione, il libro raccoglieva soltanto 22 poesie dedicate alle nozze di amici. Intanto iniziò la collaborazione con la rivista Vita nuova, su cui uscirono le prime poesie di Myricae, raccolta che continuò a rinnovarsi in cinque edizioni fino al 1900. Sections of this page. Questa luce ha la forza di attrarre tutti, vicini e lontani, tutti si mettono in cammino per raggiungerla. La vita e le sue imprevedibili e meravigliose svolte. Mentre insegnava latino e greco nelle varie università dove aveva accettato l'incarico, pubblicò anche i volumi di analisi dantesca Minerva oscura (1898), Sotto il velame (1900) e La Mirabile Visione (1902). La vita di Giovanni Pascoli, il pensiero, la poetica e le opere più importanti dell'autore di poesie come il Fanciullino e Cavallina storna Questo, come altri eventi della sua vita, influenzerà le sue opere e la sua visione del mondo. Nel novembre 1911, presenta al concorso indetto dal Comune di Roma per celebrare il cinquantesimo dell'Unità d'Italia, il poema latino Inno a Roma[24] in cui riprendendo un tema già anticipato nell'ode Al corbezzolo[25] esalta Pallante come il primo morto per la causa nazionale e poi deposto su rami di corbezzolo che con i fiori bianchi, le bacche rosse e le foglie verdi, vengono visti come un'anticipazione della bandiera tricolore. Nel 2012 viene coniata una moneta celebrativa da due euro con l'effige del Poeta. Di qui quel sentimento di smarrita solitudine che nessuno ancora prima del Pascoli aveva saputo consegnare alla poesia". Il medico gli consiglia di lasciare Castelvecchio e trasferirsi a Bologna, dove gli viene diagnosticata la cirrosi epatica per l'abuso di alcool[26]; nelle memorie della sorella viene invece affermato che fosse malato di epatite e tumore al fegato[27]. Burnett (1886), Piccole donne di Alcott (1869) e i celeberrimi Cuore di De Amicis (1886) e Pinocchio di Collodi (1887). dei margini di purezza e candore, che sopravvivono nell'uomo adulto; della poesia e delle potenzialità latenti di scrittura poetica nel fondo dell'animo umano. Da recenti studi anche il fratello maggiore, che aveva tentato inutilmente di ricostituire il nucleo familiare a Rimini, potrebbe essere stato assassinato, forse avvelenato[2][4][5]. [senza fonte] La ricercatezza quasi sofisticata, e artificiosa nella sua eleganza, delle strutture metriche scelte da Pascoli - mescolanza di novenari, quinari e quaternari nello stesso componimento, e così via - è stata interpretata come un paziente e attento lavoro di organizzazione razionale della forma poetica attorno a contenuti psicologici informi e incontrollabili che premevano dall'inconscio. Giovanni giunse a Rimini assieme ai suoi cinque fratelli: Giacomo (19 anni), Raffaele (14), Alessandro Giuseppe, (12), Ida (8), Maria (6, chiamata affettuosamente Mariù). All'Angelus dell'Epifania, Francesco ricorda che la salvezza portata da Gesù è per tutti i popoli, compito dei credenti è irradiarla facendosi prossimi "non col proselitismo ma con la testimonianza" È una realtà ontologica. Per lungo tempo la produzione latina pascoliana non ha ricevuto l'attenzione che merita, essendo stata erroneamente considerata quale un semplice esercizio del poeta.