«Da questo momento dichiaro,» disse, alzando le mani e cercando con lo sguardo anche la mamma e la sorella, «che, tenuto conto della disgustosa situazione esistente in questa casa e in questa famiglia», e qui sputò, breve e deciso, sul pavimento, «do disdetta immediata di questa stanza. Di questo passo non arriverò più a casa; la mia brillante posizione è perduta, un successore mi saccheggia, ma senza trarne vantaggio, perché non riuscirà mai a soppiantarmi; in casa mia imperversa il ripugnante stalliere, e Rosa è la sua vittima; non ci voglio neppure pensare. Ma ora, nella tenebra, avverte un bagliore che scaturisce inestinguibile dalla porta della legge. Sono come dei cani per noi, più belli dei vostri. Per un momento non pensò affatto al procuratore, ma vedendo il caffè che si spandeva non riuscì a trattenere un ripetuto schiocco delle mascelle verso l'alto. Non ebbe alcuna difficoltà a rimuovere la coperta: gli bastò gonfiarsi un poco, ed essa cadde a terra da sè. «Signore, tu devi por fine alla rissa che lacera il mondo. Non si chiedeva come mai, negli ultimi tempi, aveva smesso di farsi tanti scrupoli verso gli altri, mentre prima quella sua sensibilità lo aveva riempito d'orgoglio.In quel momento avrebbe avuto ben ragione di nascondersi, sudicio com'era a causa della polvere che gli riempiva la stanza e si sollevava ad ogni minima mossa; con i fili, i capelli, i resti di cibo che gli si erano appresi alla schiena e ai fianchi. The bedding was hardly able to cover it and seemed ready to slide off any moment. Non sarebbe bastato mandare un apprendista ad informarsi - ammesso che d'informazioni ci fosse bisogno -? Perciò è forse miglior partito d'imitare Bucefalo e di sprofondarsi nella lettura dei codici. Perché mai egli era condannato a lavorare in una ditta dove la minima mancanza risvegliava subito i peggiori sospetti? Si videro affacciarsi e alzarsi i denti d'una ruota, alla fine apparve la ruota intera: era come se una gran forza sconosciuta comprimesse il meccanismo, sicché la ruota non vi trovasse più posto; girò fino a raggiungere l'orlo del tracciatore, piombò giù, rotolò diritta per un certo tratto nella sabbia e infine si adagiò a terra. Solo quando l'ufficiale fu interamente svestito, si fecero attenti. La sorella, accortasi del nuovo passatempo escogitato da Gregor, a causa delle tracce di muco lasciate qua e là al suo passaggio, ebbe l'idea, per agevolarlo il più possibile in tal senso, di togliere dalla stanza i mobili che lo impacciavano, e in primo luogo il comò e la scrivania. Queste spiegazioni del babbo furono la prima cosa relativamente confortante che Gregor udì dall'inizio della sua prigionia. Alla fine gli s'affievolisce il lume degli occhi, e non sa se è perché tutto gli si fa buio intorno, o se siano i suoi occhi a tradirlo. La scritta - lei l'ha constatato - non si decifra facilmente con gli occhi; ma il nostro uomo comincia a decifrarla con le sue ferite. «Il vecchio è sepolto qui,» disse il soldato; «il parroco gli ha negato un posto al cimitero. I suoi seguaci, che ora non possono portare un nome, gli hanno scavato la tomba e posto questa lapide. «Ha le tasche perfino nella camicia!» si disse Georg, e pensò che gli sarebbe bastata quell'osservazione a screditarlo di fronte al mondo. Se non fosse stato per il cigolio della ruota, l'effetto era stupendo. Se poi, per un qualunque imprevedibile motivo, l'invito non le pervenisse, dovrebbe senz'altro reclamarlo: in tal caso non potranno negarglielo. Già il modo come lei entrava nella stanza era tremendo per lui. Detto a chiare note - sebbene, per certi argomenti, io preferisca avvalermi d'immagini - detto a chiare note, signori, il vostro stadio scimmiesco, postoché nel vostro passato ci sia qualcosa di simile, non può esservi più remoto di quanto sia a me il mio. «Ti stanno reggendo lo strascico,» spiegò gravemente il vecchio sciacallo, «in segno d'onore.» «Che mi lascino subito libero!» gridai, rivolto un po' al vecchio, un po' ai giovani. L'uomo dopo aver riflettuto chiede se più tardi gli sarà possibile. E del resto sarei anche d'accordo, non avrei nulla da obiettare, purché però ci mettessero un feltro nuovo, come chiedo da anni! «Sono riusciti a capire una parola?» chiese il procuratore ai genitori; «che stia prendendosi gioco di noi?» «Per carità,» gridò la madre già in lagrime, «forse è ammalato gravemente, e noi lo tormentiamo. Se una qualunque cavallerizza, gracile, malata di tisi, fosse spinta sopra un malfermo cavallo in giro nella pista ininterrottamente, per mesi, davanti a un pubblico insaziabile, dalla frusta squassata da un superiore senza pietà, piroettando sul cavallo, gettando baci, molleggiandosi sui fianchi, e se questo spettacolo sotto il persistente frastuono dell'orchestra e dei ventilatori si prolungasse nella grigia incessante prospettiva del futuro, accompagnato dal decrescere e poi dal riaccendersi di scrosci di mani plaudenti, che sono in realtà magli a vapore - forse allora un giovane spettatore di galleria si precipiterebbe giù per la lunga scala e, attraversate tutte le file di posti, piomberebbe nella pista e darebbe a gran voce l'alt, fra lo strombettio dell'orchestra che sempre si adegua alle situazioni. «Commediante!» non si trattenne dall'esclamare Georg, e, subito cosciente del guasto provocato, si morsicò, troppo tardi ahimè, con gli occhi sbarrati, la lingua, tanto da piegarsi in due dal male. Il nono spinge una specie di carrozzella da bambini, contenente gli apparecchi per le misurazioni: apparecchi preziosissimi, avvolti in una massa di soffice ovatta. Forse non bevevano neppure. Marzo stava ormai per finire. Era riuscito, non senza fatica, ad infilare il tappo di feltro in bocca al condannato, allorché questi, preso da un incoercibile impulso di nausea, chiuse gli occhi e vomitò. L'ufficiale, che prima non aveva mostrato di accorgersi dell'indifferenza dell'ospite, ora evidentemente percepiva l'accrescersi del suo interesse, tanto che interruppe la spiegazione per dargli modo di osservare indisturbato. Si lagnavano ad ogni momento per gli assalti delle mie pulci, però in realtà non me ne serbavano rancore: sapendo che il mio vello era la cuccagna delle pulci, e che le pulci saltano, portavano pazienza. He lay on his armour-like back, and if he lifted his head a little he could see his brown belly, slightly domed and divided by arches into stiff sections. La storia, arcinota, del commesso viaggiatore Gregor Samsa che un bel mattino si trova trasformato in un ributtante … Non l'avesse mai fatto. «E dove stai di casa?» «Senza fissa dimora,» dice ridendo; ed è un riso che può emettere solo chi non ha polmoni, un suono simile a un fruscio di foglie morte. Il nuovo, in realtà, ha già mostrato voglia d'immischiarsi nei miei giudizi, ma finora sono sempre riuscito a tenerlo fuori, e ci riuscirò anche in seguito... Lei desiderava spiegazioni su questo caso? Era impossibile accogliere il desiderio che tutti manifestavano, di guardare lo spettacolo da vicino. Non ragionavo come un uomo, ma, sotto l'influsso dell'ambiente, mi comportavo come se avessi ragionato. La sorella le corse accanto e le resse la fronte il padre, cui le parole della ragazza sembravano aver chiarito le idee, si era drizzato a sedere ed ora giocava col berretto della livrea in mezzo ai piatti rimasti sulla tavola dopo il pranzo dei pigionanti; ad intervalli gettava uno sguardo a Gregor tuttora immobile. E appunto su questo si fonda il mio piano. La porta si aprì sbattendo ripetutamente sui cardini, e fai investito da una folata calda, odorosa di cavalli. La porta della stanza matrimoniale si aprì ed apparve il signor Samsa con indosso l'uniforme, recando al braccio da una parte sua moglie, dall'altra sua figlia. CHE COSA HA VERAMENTE DETTO KAFKA «Eppure deve essergli stata data la possibilità di difendersi,» disse quest'ultimo, e si alzò dalla poltrona. Ma la sorella, osservata subito con meraviglia la ciotola ancora piena, con solo poche gocce di latte sparse all'intorno, la sollevò, non a mani nude ma servendosi di uno straccio, e la portò fuori. Gli bastò avvicinare una mano all'erpice perché questo si sollevasse e si abbassasse a più riprese, finché non ebbe assunto la posizione giusta per riceverlo; non ebbe che da aggrapparsi all'orlo del letto, e questo cominciò subito a vibrare; il tappo di feltro parve muovere incontro alla sua bocca: si vide nell'ufficiale destarsi la ripugnanza, ma fu solo un attimo, si vinse e lo imboccò. Io ho collaborato a tutto il lavoro, dalle primissime prove fino al termine; ma il merito dell'invenzione è interamente suo. «Non parliamone, dei miei amici. Quanto ai rimproveri che lei mi ha mossi, non c'è nulla di vero; nessuno mi ha mai detto una parola al riguardo. Era deciso a spingersi fino alla sorella, a tirarla per la veste finché capisse che doveva andare col violino nella sua stanza, giacché nessuno in casa avrebbe saputo ripagarla della sua musica come voleva ripagarla lui. Un lieve malessere, un capogiro mi ha impedito di alzarmi. Non sentiva freddo, anche perché era continuamente in moto. Non so come farò a sopportare la tensione delle ore che ci separano da quel punto. Domani al comando, sotto la presidenza del comandante, si terrà una grande riunione di tutti i massimi funzionari. Per due giorni i pasti furono interamente occupati da discussioni sul contegno da tenere d'ora in poi, e anche tra un pasto e l'altro il tema era sempre lo stesso, poiché almeno due componenti della famiglia restavano a casa, non volendo nessuno starsene a casa solo e non potendosi, d'altra parte, lasciare l'appartamento incustodito. Starà molto più comoda e si sentirà a suo agio.» «Prego,» disse il babbo come se il violinista fosse lui. Lei è stato ad ascoltare la mia spiegazione senza essere distratto da falsi mormorii, da occhiate sprezzanti, cosa che non avrebbe potuto evitare se qui ci fosse stata folla; ha potuto vedere la macchina, e adesso è in procinto di assistere all'esecuzione. Ma di ciò il comandante non ha affatto bisogno: a lui basta una parola fuggevole, un'espressione appena un po' incauta; e non è punto indispensabile che corrisponda all'opinione che lei si è fatta, purché si concilii coi suoi desideri. Anna!» gridò il padre attraverso l'anticamera, in direzione della cucina, «va' subito a chiamare un fabbro!» E già le due ragazze correvano nell'anticamera facendo frusciare le gonne (come aveva potuto la sorella vestirsi così presto?) Un conoscente passando nella strada lo aveva salutato, e lui aveva risposto appena, con un sorriso distratto. La prima mi prese alla guancia e non fu niente di grave, ma mi lasciò una gran cicatrice rossa e perfettamente glabra, che mi valse l'orribile soprannome di Pietrorosso; un nome davvero inadatto e che, strano a dirsi, fu inventato da un'altra scimmia: come se quella macchia rossa sulla guancia fosse l'unico segno a distinguermi dallo scimmione ammaestrato Pietro, morto da qualche tempo e che godeva di una certa notorietà. Il viaggiatore, resosi conto che i suoi ordini erano inefficaci, era in procinto di andare verso i due per spingerli via, quando udì un fruscio provenire dal tracciatore. Evidentemente quell'oblio era già pronto ad accoglierlo; e se non vi era caduto, era stata solo la voce della mamma, da tanto tempo non udita, a trattenerlo. TONIO KRÖGER. Ancora si tenne stretto con le mani che via via cedevano, guardò intensamente, di tra le sbarre del ponte, un autobus il cui rumore senza dubbio avrebbe coperto quello della sua caduta, gridò piano: «Miei cari genitori, io vi ho sempre voluto bene!» e si lasciò precipitare. Che sto facendo qui, in quest'inverno infinito? A bella posta non parlo di libertà. L'uomo, beninteso, è costretto a prendere il feltro in bocca, altrimenti la cinghia che lo stringe al collo glielo spezza.» «Questa è ovatta?» domandò il viaggiatore e si sporse in avanti. Devono essere ben sicuri del loro posto, devono anzi, benché giovani, essersi conquistati chissà quali benemerenze nella miniera, se in un sopralluogo così importante e sotto gli occhi del capo possono occuparsi con tanta imperturbabilità delle loro faccende, o perlomeno di fatti che non hanno alcuna attinenza col loro incarico attuale. «Non infierire su di noi per la nostra goffaggine,» mi rispose, e per la prima volta calcò ad arte il tono lamentoso proprio alla sua voce; «siamo povere bestie, non abbiamo che i denti per mordere; solo i denti abbiamo per tutto ciò che vogliamo fare, sia buono o cattivo.» «Ebbene, cosa vuoi?» gli dissi, un po' ammansito.