Passione prima di tutto, esperienza e tradizione che si tramanda di padre in figlio, sono i valori che spingono ad ottenere prodotti di alta qualità. Uno bianca, l’avvocato di Alberto Savi: «Il dolore non l’ha mai abbandonato» La vita in carcere, i rimorsi, la rottura coi fratelli, il riavvicinamento al figlio. Nel cortile della piccola casa con porta e finestre blindate, in via Signorini 11, dove viveva con la moglie Annamaria Ceccarelli e il figlio di nove anni, passava ore a lustrare la sua Kawasaki 1000 bianca e azzurra. Abitavamo di fronte. Una faccia da duro che recitava l’ultima scena. L’operazione è al 90 per cento: abbiamo preso tutti gli attori”. E gli dicevo: pio, pio. Lo vedevo, mai in divisa, sempre con una valigetta in mano. Appena possibile hanno provato tutti e tre ad entrare in polizia. Appena possibile hanno provato tutti e tre ad entrare in polizia. Il garage che aveva nel centro commerciale Vittoria, in viale Togliatti, infatti, gli serviva per custodire qualcos’altro. Insomma molti dubitano che la premiata ditta Fratelli Savi &C. facesse tutto da sola. Nel cortile tutti sembrano molto tristi. Che del marito assassino aveva capito tutto da tempo. Perché intanto dal ministero dell’Interno era partito l’ordine: prenderli tutti e subito. Padre dei fratelli Savi, gli assassini della ”banda della Uno bianca”, marito di Renata Carabini, sulla sedia a rotelle per via di [...], Salve. Fratelli Savi snc: Una delle poche botteghe artigianali rimaste - Guarda 16 recensioni imparziali, 13 foto di viaggiatori, e fantastiche offerte per Grazzano Visconti, Italia su Tripadvisor. Ascolta l'audio registrato mercoledì 11 dicembre 1996 presso Bologna. Si comprò una bici. E quando nacque il figlio, nel 1990, data che segnerebbe la sua uscita dalla banda della Uno bianca, accolse l’invito della moglie di vendere la potente motocicletta. Non si spiegano quelle doppie vite di colleghi con i quali andavano a cena alla fine del turno. Voleva che la moglie non solo sopportasse, ma interpretasse attivamente e senza creare problemi il ménage à trois: lui, lei e la bella nigeriana. Quel giovane poliziotto, che qui chiamano Luca “perché il nome Alberto è troppo lungo” sembrava la quintessenza della bontà. Da oltre 50 anni i fratelli Savi sono maestri nella lavorazione delle carni suine: sono specializzati nella macellazione e nella preparazione di carni fresche e di salumi. Il padre dei fratelli Savi, Giuliano, anch’egli indagato nel corso dell’inchiesta, si suiciderà nel marzo del 1998 ingoiando sette scatole di Tavor dentro una Uno bianca. Regalava sempre mazzi di rose alla consorte. Fratelli Savi . I poliziotti della centrale operativa di Bologna in questo vortice di arresti e sospetti non vogliono essere criminalizzati e si aggirano nei corridoi spaesati. Incontro Roberto Savi in una piccola sala colloqui nel carcere di Opera. Insieme al fratello Alberto fu membro della Polizia di Stato presso la Questura di Bologna, dove al momento dell'arresto rivestiva il grado di assistente capo ed effettuava il servizio di operatore radio nella centrale operativa. Il padre dei fratelli Cervi «Il Mondo», 16 marzo 1954[1] Il buongoverno. I fratelli Savi hanno confessato il delitto. Fratelli Savi snc: OPERE D'ARTE - Guarda 16 recensioni imparziali, 13 foto di viaggiatori, e fantastiche offerte per Grazzano Visconti, Italia su Tripadvisor. Aveva anche l’hobby della motocicletta. A carico della gang potrebbero esserci 18 omicidi, e forse di più, tra cui quelli di cinque giovani carabinieri. Un’altra brutta pagina italiana con attori principali dei poliziotti-criminali. Così Fabio Savi fa verbalizzare, davanti ai magistrati di Bologna che lo interrogano, le sue ultime ore: «Il giorno in cui venne arrestato Roberto, ricordo che di mattina notai di essere seguito prima da una Fiat Panda rossa e successivamente da una Fiat Tipo bianca, nonché da altre autovetture. Da oltre 50 anni i fratelli Savi sono maestri nella lavorazione delle carni suine: sono specializzati nella macellazione e nella preparazione di carni fresche e di salumi. Il figlio di Roberto Savi, capo della Banda della Uno Bianca, è stato arrestato dalla Guardia di finanza in aeroporto a Bologna. Ma il segreto di Roberto Savi e degli altri era proprio questo: basso profilo nel lavoro. Stella Okonkwo, 20 anni, adesso per ragioni di sicurezza si è nascosta, forse in un convento. Conferma indirettamente il questore: “Noi sapevamo che stavano preparando una rapina. Nella rete della polizia di Stato, in rapida successione, sono finiti altri criminali. Abitava, con la moglie Antonella Bollini di 29 anni, il figlioletto Michael, i cognati, le cognate e il suocero, al Farneto, isolata e quasi impenetrabile campagna vicino a Villa Verrucchio. “Era il condomino più simpatico di tutti, e dava sempre una carezza a mia figlia” racconta sconcertato Adriano Tonelli che vive nell’appartamento a fianco. “Andava a fare con altri colleghi gite in moto su per gli Appennini, al passo della Futa” racconta un agente che è stato per un anno compagno di volante di Savi e che fu “molto contento di non lavorare più con lui, perché non cercava l’affiatamento”. E loro sapevano come impiegarlo. Come il commercio di armi: la santabarbara nei garage dei fratelli Savi potrebbe essere soltanto la parte visibile. Anteprima è la spremuta di giornali che realizzo dal lunedì al venerdì la mattina all’alba, leggendo i quotidiani appena arrivati in edicola. “La notizia della telefonata intercorsa tra il padre di Simonetta Bersani ed un non meglio identificato interlocutore nella quale si fa riferimento a contatti e rassicurazioni avute dalla figlia da parte di non meglio precisati “capi” tre giorni prima della testimonianza resa dalla stessa con cui accusava i fratelli Santagata dell’omicidio dei carabinieri Stefanini, Moneta […] «Sì, sono padre anch io. E pochi soldi, visto che aveva fatto il piccolo prestito di 10 milioni per ristrutturare il rustico del suocero. Un cognato con i baffoni neri accoglie Panorama con uno scatto di rabbia: “Che volete?”. Ma quel premuroso amante in realtà era uno spietato killer e rapinatore. Dal suo paese, Torriana, poco più che un villaggio su cui incombono le montagne, si vede San Marino. Quando il questore di Bologna, Aldo Gianni, lo ha chiuso in una stanza e “da collega” gli ha chiesto: “Perché?”, Savi ha fatto gli occhi di ghiaccio e si è limitato a rispondere: “Si ricordi, signor questore, che una pistola era pronta anche per lei”. Eppure abitavano a due passi, in piazza della Libertà. Educati dal padre all’uso delle armi e alla disciplina, i fratelli Savi sono rimasti affascinati sin da piccoli dalla figura del poliziotto. • Se NON SEI ISCRITTO alla newsletter di Anteprima lasciaci la tua mail qui sotto e segui la procedura per completare l’iscrizione gratuita. Nessuna iscrizione si rinnova in automatico. Sono Giorgio Dell’Arti. Esterrefatti i vicini di casa. Si parla di un misterioso traffico di mercurio, e c’è chi fa notare come “una fidanzata proveniente da paesi dell’Est giustifichi i frequenti viaggi in quegli stati. Nel 1998, Giuliano Savi, padre dei fratelli, si è suicidato avvelenandosi con i barbiturici. Lui mi rispondeva: vieni qui che ho il mangime. Viene descritto come una persona particolarmente affettuosa l’altro Savi poliziotto, Alberto. La rassegna arriva via email agli utenti che si sono iscritti in promozione oppure in abbonamento qui o sul sito anteprima.news. Processo. Ho avuto solo qualche discussione con sua moglie perché diceva che facevo troppo rumore. 505 likes. Passione prima di tutto, esperienza e tradizione che si tramanda di padre in figlio, sono i valori che spingono ad ottenere prodotti di alta qualità. Ma loro sapevano che noi sapevamo”. (...) È il giorno di san Giuseppe, la festa del papà. Le segretissime indagini partite dal commissariato di Rimini avevano fugato ogni dubbio: Savi era uno dei poliziotti, forse il più spietato, che facevano parte della terribile banda della Uno bianca. Via del casale di San Nicola 27 Telefono 0687641722 Uno Bianca, il padre del carabiniere ucciso: “Tradito dallo Stato’’ Lo sdegno di Gennaro Mitilini per la liberazione di Marino Occhipinti: “Questi benefici offendono le vittime’’ I turni tra i 190 agenti dell’ufficio volanti lasciano inoltre molto tempo a disposizione. A bordo della Uno simbolo del terrore per almeno sette anni ha ucciso a sangue freddo e commesso rapine. Parcheggiava la sua Thema grigia qui fuori”. Questo sito è riservato agli abbonati della mia newsletter, Anteprima. Il 3 agosto 2006 Roberto Savi ha fatto richiesta di concessione del provvedimento di grazia al tribunale di Bologna . Altri arrivano a ipotizzare un’agenzia criminale con killer e armi in affitto: si spiegherebbero, almeno in parte, alcuni fatti di sangue in apparenza immotivati. Appassionato di armi, chiedeva di continuo che gli fossero restituite le pistole e i fucili sequestrati dalla polizia. “Non posso dire niente, però, su eventuali collegamenti con criminalità organizzata, terrorismo, falange armata o altro. Non solo, insomma, una passione ereditata dal padre Giuliano, anche lui torchiato per ore dagli inquirenti come persona informata dei fatti. “E allora vi dico che qui non c’è nessun Savi. Alla fine del mese deciderai se sottoscrivere un abbonamento a pagamento per Anteprima + Cinquantamila oppure no. E soltanto adesso alla lavanderia dello stesso centro commerciale ci si chiede come mai la moglie continuava a portare a lavare giacche e giacconi nuovi e da uomo. Prima i fratelli di Roberto Savi: Fabio e Alberto. Portava il suo bambino e i nipotini all’Acquafan. S.F., 24 anni, agente scelto, un pistolone infilato nella cintura dei jeans, conosceva bene Gugliotta. La Savi Salumi a Podenzano (PC), maestri nella lavorazione delle carni suine. Fratelli Savi, Vector. Saggi di economia e politica (1897-1954), Laterza, Bari, 1954, pp. Via del casale di San Nicola 27 Telefono 0687641722 Educati dal padre all’uso delle armi e alla disciplina, i fratelli Savi sono rimasti affascinati sin da piccoli dalla figura del poliziotto. • Se SEI ISCRITTO alla newsletter di Anteprima inserisci la tua mail e premi il tasto giallo e avrai accesso anche a tutti i contenuti di Cinquantamila. Il primo, 34 anni, camionista, era l’amante di una importante pedina delle indagini: Eva Evit Mikula, 19 anni, avvenente cameriera di origini romene per la quale Fabio mollò la moglie. Il 30 gennaio a sparare alle Celle erano stati i fratelli Roberto e Fabio Savi.Il resto della banda risultò composto da Alberto Savi, poliziotto come il fratello Roberto e come i loro complici Pietro Gugliotta, Marino Occhipinti, Luca Vallicelli.. Nello stesso 1988, il 20 febbraio la banda uccide Carlo Beccari, anch’egli guardia giurata, in servizio a Casalecchio di Reno in un supermercato. Da oltre 50 anni i fratelli Savi sono maestri nella lavorazione delle carni suine: sono specializzati nella macellazione e nella preparazione di carni fresche e di salumi. Ha ragione chi parla di schegge impazzite dei servizi segreti? Il gestore della carrozzeria su cui si affacciano le finistre di casa Savi, invece, ricorda: “Era un tipo gentile. Quanto ad Alberto Savi, ha 29 anni, è padre di un bambino di 4, e anche lui faceva il poliziotto, a Rimini. L’assistente capo del 113 di Bologna, infatti, dopo 17 anni di servizio, lunedì 21 novembre alle nove di sera è stato arrestato dai suoi stessi colleghi. “È una buona base investigativa” ha ammesso il questore Gianni dopo gli arresti. Era il nostro modo di invitarci a fare una partita a scala 40″. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. L’abbiamo cancellato!”. E se poi alla frontiera si mostra il tesserino da poliziotto, nessuno controlla”. I fratelli Savi sono stati condannati tutti a tre ergastoli a testa. E se c’è un’organizzazione, dove si annida? Le paure, le tensioni e come si è arrivati agli arresti. Nato a Forlì, il 19 maggio 1954. Il suo benefattore, quel Roberto Savi, 40 anni, forlivese, poliziotto e padre di famiglia che, come raccontano in questura, “la nigeriana l’aveva acquistata per 10 milioni”, è invece in una cella di massima sicurezza di un carcere militare. Anche perché in zona abitano due altri poliziotti e due carabinieri. Passione prima di tutto, esperienza e tradizione che si tramanda di padre in figlio, sono i valori che spingono ad ottenere prodotti di alta qualità. Non solo, insomma, una passione ereditata dal padre Giuliano, anche lui torchiato per ore dagli inquirenti come persona informata dei fatti. Per ulteriori informazioni o per problemi tecnici, scrivete a anteprima@bcd-srl.com, Cinquantamila.it è ideato, diretto e realizzato da Giorgio Dell'Arti e di proprietà di Bcd Srl - Sede Legale: Piazza Margana 39 - 00186 Roma, Numero di partita IVA 08759271003, numero dell'iscrizione al Registro Imprese di Roma 1116828
Pubblicato il 1 agosto 2013 da Marco Gregoretti in Cronaca & Misteri. Savi si divertiva molto a ricordare che l’ultimo della comitiva ne investì una. come suo padre Giuliano, che stando a molte testimonianze avrebbe fatto presa sul carattere di Alberto, molto più profondamente che su quello degli altri due. Dove, si sa, le armi si comprano facilmente. Con lui credeva di essersi garantita una vita più che dignitosa: le pagava un appartamento a Borgonuovo di Pontecchio Marconi e la portava a ballare e a fare karaoke allo Chalet delle Rose. Chiuso, solitario, detestava i negri, gli zingari, gli ebrei e gli omosessuali. 79-84 Il padre dei fratelli Cervi, Nottetempo, Roma, 2004 Entrano nello studio del presidente della repubblica […] Privacy e Cookie Policy sono consultabili a questo indirizzo:
Il padre dei fratelli Savi, Giuliano Savi, si suicidò il 29 marzo 1998 ingoiando sette scatole di Tavor dentro una Uno bianca parcheggiata a Villa Verucchio, a 13 chilometri da Rimini. Una volta completata, riceverai per un mese sulla tua mail la newsletter Anteprima e avrai accesso a tutti i contenuti di Cinquantamila. ha un rospo in gola: “Quando hanno arrestato Roberto Savi, Gugliotta mi ha detto: mi sento tradito due volte, come poliziotto e come amico”. Come il commercio di armi: la santabarbara nei garage dei fratelli Savi potrebbe essere soltanto la parte visibile. Vestiva dimesso e si era appena comprato una Ford Escort Station Wagon a rate”. ALBERTO CAPOLUNGO - Figlio di una vittima Era successo che Fabio e Roberto Savi quella mattina erano entrati nell'armeria di via Volturno e quando l'hanno lasciata avevano ucciso sia la proprietaria che mio padre. Siamo giornalisti. Ma S.F. Un rompicapo dietro al quale potrebbero nascondersi interessi oscuri. Povera Stella. Tant'è vero che Alberto, anche se voleva andar via, era l'ultimo figlio che ancora vivesse con lui, con suo padre. C’è un livello superiore da indagare? Nessuno conosce Fabio Savi: né la macellaia, né il barista: “Avevo notato qualche volta la bella Mikula che veniva a prendere il caffè in motorino e minigonna”. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto, Savi Giuliano, di anni 73. Poi, quasi piangendo, si lascia andare ai ricordi: “Alberto era più di un fratello per me. I fratelli Savi, la Uno bianca e la morte del povero Mirri, gestore del distributore di carburante a Cesena. Registrazione presso il Tribunale di Roma, n. 100 del 24 aprile 2014
Uno dei passatempi preferiti di Roberto Savi, oltre a quello tristemente famoso delle armi. Ed è quello che si chiedono un po’tutti: oltre agli attori, ci sono dei registi? 140-144 Scritti di Luigi Einaudi nel centenario della nascita, Sansoni, Firenze, 1975, pp. http://www.cinquantamila.it/privacy, La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti. Già, è proprio questo il punto. A 20 anni dall’arresto di suo padre è finito in carcere anche lui. Un bucolico, insomma, così diverso da Fabio, l’unico dei tre a non essere poliziotto, il più esaltato. Savi e Gugliotta avevano una piccola barca in Toscana per la pesca subacquea. Il 3 agosto 2006 Roberto Savi ha fatto richiesta di concessione del provvedimento di grazia al tribunale di Bologna [10] . Cronaca Uno Bianca, la Cassazione non concede lo sconto di pena richiesto da Fabio Savi . IFQ. “Aveva una casa normale a Vignola, due figli, l’hobby del bricolage. Una volta, durante una di quelle escursioni motociclistiche, dietro una curva spuntarono alcune galline. Il padre dei fratelli Savi, Giuliano Savi, si suicidò il 29 marzo 1998 ingoiando sette scatole di Tavor dentro una Uno bianca parcheggiata a Villa Verucchio, a 13 chilometri da Rimini. “È stato beccato come un pivello, senza neanche un documento falso, mentre scappava a piedi da un’area di servizio a Tolmezzo (Udine)” raccontano alla polizia. Fabio Savi, “il Rambo” Un lungo racconto. Nei rapporti tra colleghi, concedevano poca confidenza ma comunque apparivano disponibili. “Un criminale” tagliano corto i poliziotti. Padre dei fratelli Savi, gli assassini della ”banda della Uno bianca”, marito di Renata Carabini, sulla sedia a rotelle per via di un ictus. 508 likes. A finire nel sacco sono poi stati gli altri agenti: Pietro Gugliotta, 34 anni, assistente, addetto all’inserimento nel computer delle schedine degli alberghi; Marino Occhipinti, 29 anni, abile investigatore antidroga che ricevette persino un encomio; Luca Vallicelli, 34 anni, più volte ripreso dai superiori per le sue comparsate televisive da Davide Mengacci e da Rita Dalla Chiesa. Ma io gli telefonavo lo stesso. Da oltre 50 anni i fratelli Savi sono maestri nella lavorazione delle carni suine: sono specializzati nella macellazione e nella preparazione di carni fresche e di salumi. Fratelli Savi, Vector.