L'ex calciatore aveva 71 anni. Questo contenuto è riservato agli abbonati, Tutti i contenuti del sito, il quotidiano e gli allegati in digitale, L'ex calciatore della Roma campione d'Italia nell'83, attualmente commentatore di Roma Tv si è sentito male al circolo sportivo "Due Ponti". uno dei link presenti nel testo, Consigli.it riceve una commissione
Angelo, soleva ripetere di non andare a San Siro solo per lui “ma [che] se c’era lui ci andavo più volentieri, ero certa che mi sarei divertita”: e il rapporto con i Moratti "dava ai nervi a Helenio Herrera, abituato a primeggiare in tutto, anche negli affetti della presidenza. Non fu poi convocato per il campionato del mondo 1966, a causa di un contrasto personale con l'allenatore Edmondo Fabbri, che preferiva per la Nazionale l'impianto del Bologna a quello dell'Inter, e soprattutto col vice-allenatore Ferruccio Valcareggi[33], poi successore di Fabbri fino al 1974: la sconfitta col Nord Corea mise fine alle ambizioni italiane nel 1966, scatenando pesanti polemiche e per il campionato d'Europa 1968, vinto dall'Italia di Valcareggi. In seguito guida altre due squadre del Sud: Lecce e Catanzaro. Tutte le news di Sport - approfondimenti, foto e video da Il Messaggero Candidato per tre volte al Pallone d'oro, si classificò 7º nell'edizione 1964. Rimane celebre la rete segnata il 26 settembre 1964, nel terzo incontro tra i nerazzurri e l'Independiente valido per l'Intercontinentale: il suo gol, nel primo tempo supplementare, regalò al club milanese la vittoria e il titolo di campione del mondo. Mourinho alla Roma, Marco Delvecchio: "Come Capello darà una scossa a tutto l'ambiente", Covid, finisce l'incubo: De Rossi torna negativo 37 giorni dopo il contagio, Ubaldo Righetti esce dalla terapia intensiva. [4] A dispetto di tale critica, seppe comunque distinguersi come calciatore grintoso e combattivo. L’ex difensore di Inter, Bologna e Napoli aveva subito l'amputazione di entrambe le gambe in seguito a complicazioni legate al Covid. Dotato di qualità tecniche, estro e fantasia che gli valsero il soprannome Mandrake[4], seppur altalenante nelle prestazioni,[3] (ma Erminia Moratti, moglie del Presidente Cav. Grande lutto nel mondo del giornalismo romano: è morto all’età di 48 anni Gabriele Nobile, giornalista tifoso della Roma ed editore del sito web “InsideRoma”.Per anni aveva seguito la sua squadra del cuore unendo la ua passione con il lavoro. Il 10 maggio 1964 segnò l'ultimo goal in azzurro nell'incontro vinto 3-1 sulla Svizzera. L'Inter chiuderà il campionato 1985-1986 al sesto posto, davanti ai cugini, qualificandosi per la Coppa UEFA. E' morto Mauro Bellugi. Escluso per volontà della terna Giovanni Ferrari - Helenio Herrera - Paolo Mazza dalla rosa dei convocati (il Presidente Moratti non aveva nel contesto azzurro alcuna possibilità di temperare i risentimenti del "Mago", e la "bicicletta" con Gianni Rivera fu risolta così a favore di quest'ultimo, poi impiegato nella sola partita di apertura, 0-0 con la Germania Ovest) per la deludente spedizione in Cile per i Mondiali 1962, ingloriosamente terminata al primo turno fra acri polemiche (e le recriminazioni per l'esclusione di Corso ne motivarono buona parte), Corso si "vendicò" clamorosamente durante un’amichevole tra l’Inter e la nazionale cecoslovacca, quando, riconosciuto Ferrari in tribuna, "Mandrake", avendo segnato un goal dei suoi, dedicò al CT, davanti all'intero stadio di San Siro, un beffardo "gesto dell’ombrello"[28]; la pubblica soddisfazione sarebbe costata al campione nerazzurro una lunga esclusione, salvo presenze saltuarie, dalla "rosa" della nazionale e l'esclusione perenne dalle diverse formazioni in occasione dei successivi "Mondiali"[28]. Tornato all'Inter, allena il settore giovanile, ma nel novembre 1985 il presidente Ernesto Pellegrini gli affida la prima squadra, per rimpiazzare Ilario Castagner: esordisce il 24 novembre, con un pareggio per 1-1 contro la Juventus di Trapattoni. Paura per Ubaldo Righetti, 58 anni, ex calciatore della Roma campione d’Italia nell’83, attualmente commentatore di Roma Tv. Nell'annata 1987-1988 guida il Mantova, portandolo a vincere il campionato di Serie C2: confermato anche l'anno seguente, porta i lombardi al sesto posto nel campionato di C1. Internazionale Milano, Errori del modulo citazione - citazioni che usano parametri non supportati, Errori del modulo citazione - pagine con errori in urlarchivio, Voci biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 29 apr 2021 alle 22:53. Un piano per i precariâ, Il piano dei vaccini in azienda: prima i trasporti e i ristoranti, Decreto Sostegni: altri 770 milioni a imprese e famiglie, Al Bioparco riprendono gli incontri ravvicinati con gli animali, Roma Culture, ecco gli appuntamenti dal 5 all'11 maggio, Informagiovani Roma Capitale, partono i seminari con Fondazione Mondo Digitale. [30], Mario Corso era l’unico calciatore europeo che Pelé (il quale l'aveva soprannominato "il Professore"[31]) dichiaratamente avrebbe voluto nel suo Brasile[32]. L'intervista a Giancarlo ... Ogni giorno le migliori offerte su Amazon, Nuovo Echo Dot - Altoparlante intelligente con Alexa. Dell'Inter è stato anche allenatore nella stagione 1985-1986, subentrando all'esonerato Ilario Castagner e conducendo la squadra al sesto posto finale. Ogni volta che viene fatto un acquisto attraverso
Era stato campione del mondo tre anni, poi aveva contribuito a qualificare l’imbarcazione azzurra alle Olimpiadi portando a casa un bronzo. senza alcuna variazione del prezzo finale. prodotti e servizi che si possono acquistare online o tramite la
[24] Il 15 ottobre dello stesso anno segnò i primi goal in azzurro, realizzando una doppietta contro Israele (qualificazione al campionato del mondo 1962) vinta per 2-4; al CT israeliano Gyula Mándi verrà attribuita la seguente dichiarazione, in riferimento alle due reti di Corso: «Siamo stati bravi ma ci ha battuto il piede sinistro di Dio».[4]. Lazio, Daniel Guerini: chi era il giocatore della Primavera morto in un incidente a 19 anni. Il sinistro che creò la foglia morta, Morte Corso, il calcio si unisce nel cordoglio: "Campione eterno, dotato di infinita classe", Mario Corso, il ricordo di Marani: "Fantasia pura, uno dei più grandi negli Anni '60", Mario Corso, morto a 78 anni l'ex giocatore dell'Inter, È morto Mario Corso, il fenomenale mancino della Grande Inter, Mario Corso e la Grande Inter - Il ricordo di Guarneri: "Illuminava, era un passaggio avanti agli altri", Mario Corso: una gazzella, un giocoliere raffinato. [10], Riconoscibile dai calzettoni abbassati, in omaggio a Omar Sívori, e noto per la millimetrica precisione e il genio dei suoi "lanci lunghi"[11], resi apparentemente facili dalla visione di gioco che la sua tipica corsa a testa alta gli consentiva con naturalezza, per la sopraffina abilità di giocoliere (il suo esercizio preferito, da ragazzino, era colpire di tacco i noccioli di ciliegia e insaccarli nella tasca della giacca)[12] in grado di tenere la palla fra i piedi e di fare impazzire gli avversari in spazi ristrettissimi[13][14] e per la grande abilità nei calci di punizione, Corso era uno specialista del tiro a foglia morta (gesto tecnico spesso utilizzato, in precedenza, ma colpendo diversamente il pallone e ottenendo una diversa traiettoria, dal brasiliano Didi):[4] calciando con il piede sinistro – usava pochissimo il destro[15] – imprimeva al pallone traiettorie mutevoli che non di rado, sebbene ormai in qualche misura previste nella loro imprevedibilità, sorprendevano comunque i portieri.[4][8][16]. Il 6 aprile 1986 vince il derby di ritorno per 1-0, in quella che è la prima stracittadina di Silvio Berlusconi al comando della società rossonera. In maglia azzurra, però, Corso non riuscì a eguagliare i risultati ottenuti con le squadre di club. Anche per questo tutti gli anni lo metteva nella lista dei cedibili, tornandosene poi alla Pinetina con le pive nel sacco dopo che Moratti gli aveva fatto capire che non era il caso")[17], era abituato a far viaggiare la palla piuttosto che macinare chilometri,[18], avalendosi di un "sinistro che serviva come pennello o come stecca da biliardo, per dipingere le foglie morte più assassine o per mettere un compagno davanti alla porta con una rasoiata chirurgica"[17],[18] tendenza per la quale fu ironicamente (ma rispettosamente) ribattezzato «participio passato del verbo correre» da Gianni Brera, che gli rimproverava un eccessivo risparmio di energie;[4] un'analisi, questa, non condivisa dal giocatore, secondo il quale «non si sta tanti anni all'Inter se non si corre». Mentre giocava a paddle al circolo sportivo âDue Pontiâ, Righetti si è sentito male, probabilmente è stato colto da un infarto, ed è stato trasportato in ambulanza, dopo una chiamata al 118, al SantâAndrea. [19] e mai il tonitruante Brera si sognò di etichettarlo come "abatino", soprannome malignamente affibbiato, invece, all'unico concorrente, Gianni Rivera, che potesse confrontarsi, almeno quanto a classe pura, col "Piede Sinistro di Dio". Un signore, È morto Mario Corso, il Mandrake dell’Inter, La vita mancina di Mario Corso. [24] In serie A segnò la prima rete a 17 anni, 3 mesi e 5 giorni il 30 novembre 1958 nel successo per 3-0 contro il Bologna.[25]. [16], 414 (75) se si comprende lo spareggio del campionato di, I 70 anni dell'insolente Mariolino. Il trequartista della Primavera biancoceleste coinvolto in un incidente a Roma. Purtroppo però un male incurabile contro cui lottava da tempo lo ha portato via ai suoi affetti e ai suoi colleghi. La prima esperienza in panchina è con la Primavera del Napoli (1978-1979), che conduce alla vittoria dello scudetto di categoria. [6] È morto il 20 giugno 2020 a 78 anni, dopo un breve ricovero in ospedale. Stefan Radu, mister 402 presenze: “Roma è casa mia, mi sento ancora calciatore. Fanpage è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n. 57 del 26/07/2011. [3] Fece il suo esordio in nazionale nel 1961, in occasione dell'amichevole persa contro l'Inghilterra per 2-3. Un minuto di raccoglimento per onorare Antonio Vanacore, allenatore in Seconda della Prima Squadra della società Cavese, morto ieri a causa del Coronavirus. [4], «Quando Suárez era in forma sapevamo di non perdere, ma quando Corso era in forma sapevamo di vincere.», Iniziò a giocare nell'Azzurra Verona, società del rione di San Giovanni in Valle, per poi trasferirsi all'Audace San Michele, quindi fu scoperto dall'Inter, dove si trasferì il 20 giugno 1958[23] insieme a Mario Da Pozzo e a Claudio Guglielmoni. Il 9 ottobre 1971 giocò la sua ultima partita in nazionale, Italia-Svezia (3-0). L’ex calciatore Ashley Cain ha annunciato, tramite un post pubblicato sul suo account Instagram, la morte della figlia Azaylia, di soli otto mesi. Prezzo totale dell'operazione nove milioni di lire; a lui settantamila lire al mese. Poi la malattia, la lotta per riprendersi. Di non facile collocazione tattica, vestiva il numero 11, all'epoca tipicamente riservato alle ali sinistre: tuttavia, la sua posizione in campo era quella di un trequartista ante litteram che si allargava spesso sul lato destro, per poi convergere e concludere a rete con il piede preferito;[4] successivamente, alcuni esponenti della stampa specializzata avrebbero accostato al suo stile di gioco quelli dei più giovani Evaristo Beccalossi[20][21] e, a grandi linee, Ryan Giggs. Internazionale Milano, Allenatori del F.C. Passò quindi al Genoa, in coincidenza col ritorno sulla panchina nerazzurra di Herrera. La sua prima stagione nel club ligure si concluse con la retrocessione in Serie B. Disposto a giocare con la maglia del "Grifone" anche in serie B, all'inizio dell'annata successiva subì un grave infortunio, fratturandosi la tibia;[29] dopo l'operazione e la convalescenza, rimossa la placca metallica, la tibia, non perfettamente saldata, si spezzò nuovamente durante un allenamento, ponendo fine alla sua carriera. Con i salentini ottiene la salvezza nel campionato di Serie B 1982-1983, mentre dalla dirigenza dei calabresi viene esonerato dopo 10 partite del campionato di Serie B 1983-1984. "Sto meglio, grazie per l'affetto". E su Mourinho: "Una grande mossa", Il ministro Bianchi: "A settembre tutti gli studenti in classe. Fu una delle colonne della Grande Inter, spesso determinante[26], fantasista, regista e (sebbene non unico, in una formazione dove giovani talenti come Sandro Mazzola e Giacinto Facchetti completavano un organico di relativamente più "anziani" del calibro di Giuliano Sarti, Armando Picchi, Aristide Guarneri, poi Tarcisio Burgnich e, acquistato successivamente e per certe caratteristiche più direttamente concorrenziale nel ruolo con Corso, Luisito Suarez, con attaccanti quali Antonio Valentin Angelillo, Humberto Maschio, Joaquin Peirò, Jair da Costa, Angelo Domenghini, per completare anche l'attacco con l'acquisto dal Cagliari di Roberto Boninsegna) uomo-simbolo, nonostante uno scarso feeling col tecnico Helenio Herrera, che, per incompatibilità di carattere, ne chiedeva ogni anno la cessione scontrandosi col tassativo rifiuto del presidente Angelo Moratti[3][27] (i suoi commenti ironici e irriverenti urtavano l'ego del "Mago": particolarmente famoso restò l'episodio in cui, a Herrera che arringava la squadra annunciando una vittoria certa, Corso suggerì di sentire che cosa ne pensassero gli avversari nello spogliatoio accanto)[28] Tra il 1963 e il 1971 vinse quattro scudetti (1963, 1965, 1966 e 1971), due Coppe Campioni e due Coppe Intercontinentali (nel 1964 e 1965). Il 23 novembre dello stesso anno esordì in Serie A, nell'incontro vinto per 5-1 contro la Sampdoria. Filippo Brunelleschi, un'opera di video-teatro. Lo storico campo nomadi abusivo di via Bonfadini, a Milano , sembra avere le ore contate: ... Siria per combattere con i terroristi. [16] In nerazzurro debuttò a 16 anni e 322 giorni, in una partita di Coppa Italia contro il Como vinta per 3-0 dall'Inter, segnando il gol del 2-0 e diventando il più giovane marcatore della storia interista. Nella stagione successiva non sarà confermato sulla panchina dei nerazzurri (il suo posto venne preso proprio dal "Trap") e rimarrà inattivo per un anno. [9], Nato a San Michele Extra, quartiere periferico di Verona, era sposato con Enrica. Ex calciatore ritrovato morto: indagata una trans brasiliana. Giocò 23 volte con 4 reti in dieci anni.[24]. A ROMA Dramma in casa Lazio: morto in un incidente il 19enne Daniel Guerini. Con la maglia nerazzurra ha collezionato 507 presenze, segnando 95 reti[7] e vincendo quattro campionati nazionali, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Nel 1967 la FIFA lo inserì nella formazione del Resto del Mondo, in un'amichevole contro la Spagna in onore del portiere Ricardo Zamora: la selezione internazionale vinse per 3-0. consulenza di esperti. Nel 1989-1990 viene chiamato sulla panchina del Barletta, che riesce a condurre alla salvezza nel campionato cadetto. Paura per Ubaldo Righetti, 58 anni, ex calciatore della Roma campione dâItalia nellâ83, attualmente commentatore di Roma Tv. Consigli.it sceglie e raccomanda in maniera indipendente
La sua ultima apparizione con l'Inter (tornato Herrera alla guida tecnica della squadra e subentrato Ivanoe Fraizzoli a Moratti nella Presidenza, il tecnico avrebbe ottenuto la sua "vittoria" con la cessione dell'irriverente campione e con diversi anni di prestazioni e piazzamenti non esaltanti della squadra orfana del suo regista naturale) è del 17 giugno 1973, in un Inter-Juventus di Coppa Italia (finito 1-1): in quindici stagioni a Milano giocò 502 partite totali e segnò 94 reti. Ritiratosi dai campi di gioco, si iscrive al corso per allenatori di Coverciano ottenendo il patentino nel 1977. Scusate se insisto, Libri: 'Io, l'Inter e il mio calcio mancino', Il 20 giugno nel nome delle stelle e della Grande Inter, CORSO, Mario in "Enciclopedia dello Sport", Marco Conterio: "Funerali Mario Corso, Bellugi: «Pelé lo chiamava 'Il Professore'»", Massimo Moratti: «Era il mio preferito della Grande Inter», I "tesori perduti" dalle Nazionali: la storia dei 15 più forti giocatori epurati dai ct, 1946-1996: 50 anni che fecero grande il pallone, Mario Corso vi insegna il calcio in 23 lezioni, Convocazioni e presenze in Nazionale di Mario Corso, "L’uomo del giorno, Mario Corso: il piede sinistro di Dio e le sue uscite fuori luogo", "Muore MARIO CORSO … la fine di un mito (1941/2020)", https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Mario_Corso&oldid=120308332, Calciatori del F.C. [8] Il Genoa lo ha inserito nella sua Hall of Fame. Mario Corso (Verona, 25 agosto 1941 – Milano, 20 giugno 2020) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo centrocampista.. Annoverato tra i calciatori italiani di maggiore estro e fantasia, ha legato il proprio nome a quello dell'Inter, nella quale ha militato dal 1957 al 1973 prima di trasferirsi al Genoa, dove ha concluso la carriera nel 1975. Nella stagione 1991-1992 subentra a Fascetti alla guida del Verona in coppia con Nils Liedholm: è questo l'ultimo atto della sua carriera da tecnico, in quanto diviene poi osservatore per l'Inter. I veneti ospitano il Lecce per il 34° turno della Serie B 2020-2021 ma non potevano non ricordare il calciatore scomparso il 14 aprile ... l'Atalanta ricorda Morosini morto in campo 9 anni fa 144. Righetti la scorsa settimana era stato a pranzo con Max Allegri, suo grande amico e sogno proibito dei romanisti per la panchina giallorossa. "Io, tra Herrera, Pelè e Berselli", Compleanno Inter per Corso mitico «piede sinistro di Dio», Mario Corso, un genio a modo suo, una foglia che non è mai morta, Sono Evaristo, festeggio i 60. Annoverato tra i calciatori italiani di maggiore estro e fantasia,[3][4][5][6] ha legato il proprio nome a quello dell'Inter, nella quale ha militato dal 1957 al 1973 prima di trasferirsi al Genoa, dove ha concluso la carriera nel 1975. Nella nazionale italiana giocò 23 partite con 4 reti, senza prendere parte ad alcuna rassegna continentale o mondiale. Mario Corso (Verona, 25 agosto 1941 – Milano, 20 giugno 2020) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo centrocampista.