La guerra che scoppia tra la Nuova Camorra Organizzata (N.C.O.) Non si è mai pentito, ma, come molti terroristi, dissociato: ha confessato i crimini commessi, senza chiamare in causa i complici, salvo quelli già pentiti o morti (ma ha guadagnato al massimo la concessione delle generiche, non essendo previsti per legge sconti di pena per i camorristi che si dissociano). Breaking News di Oggi Ferrara era ritenuto un elemento di primissimo piano del clan Bardellino. [3], Nella seconda metà degli anni settanta, alle famiglie di stampo camorristico della "vecchia generazione" si unisce una nuova forza, che arriverà ad avere, secondo alcune stime, circa 7000 affiliati[3]: è la Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo, la quale vuole imporre la sua egemonia su qualsiasi attività e commercio illegale. Cuomo fu rimpiazzato dal suo braccio destro Antonio Lucarelli. Da qui e da Napoli parte poi per tutta Europa. Ultime Notizie Abruzzo in Tempo Reale. Ed un certo Salvatore Pizza uccide il genero di sua figlia, Tommaso Sepe, membro del clan Alfieri. [4] La guerra è combattuta dai cutoliani e dagli affiliati della Nuova Famiglia in cui, oltre al clan di Bardellino e quello dei Nuvoletta, sono comprese le famiglie dei Galasso, degli Alfieri e dei Gionta, oltre a quella dei Giuliano. [8] Tra il 1984 e il 1989 questa organizzazione, che operava tradizionalmente a Nola, si espande, nell'hinterland di Napoli, in diverse direzioni verso Pomigliano d'Arco, verso l'agro nocerino-sarnese, verso la fascia costiera tra Torre Annunziata e Castellammare di Stabia e verso l'area vesuviana nei comuni di Somma Vesuviana, S.Anastasia e Volla.[7]. I boss della camorra Zaza e Bardellino la distribuiscono in Francia, Italia e Spagna. Ordinanza di custodia cautelare in carcere per Totò Riina, Trent'anni fa l'assassinio di Bontade così iniziò la guerra di mafia - Palermo - Repubblica.it, Così massacrarono il clan dei Gionta - Repubblica.it » Ricerca, Brusca: la morte di Ciro Nuvoletta fu un atto di guerra di Bardellino contro i Corleonesi - Corriere del Mezzogiorno, Il boss Nuvoletta tradito dal dito amputato, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Clan_Nuvoletta&oldid=120171278, Template Webarchive - collegamenti all'Internet Archive, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Ascolta l'audio registrato venerdì 30 aprile 2021 presso Roma. Sembra che Cuomo non avesse avvertito Cutolo di un rapimento. Intanto ai Quartieri Spagnoli si festeggia un matrimonio: il boss Marco Mariano si sposa al ristorante Le Cascine di Domenico Ferrara, uomo dei Casalesi. In effetti i veri motivi della guerra non furono le 20.000 lire ma il fatto che voleva scacciare i siciliani.[4]». Prologo dell'arresto del boss: il 14 marzo viene messo in manette Zaza e, a Napoli, alcuni suoi uomini tra cui Vincenzo Tagliamento e Nini Giappone. Aniello Nuvoletta (1940) cugino di Angelo, Ciro, Gaetano e Lorenzo Nuvoletta. Negli anni successivi alla strage di Torre Annunziata emerge progressivamente il clan Alfieri, che diventa via via più potente, eliminando i superstiti frammenti della NCO e scatenando una lotta sempre più feroce contro il clan Nuvoletta ed i suoi alleati. Infatti Cutolo pretendeva il pagamento di una tangente su ogni attività illecita, specialmente sul contrabbando di sigarette; a proposito, il collaboratore di giustizia Alfonso Ferrara Rosanova, figlio nonché omonimo del boss Alfonso Rosanova, dichiarò: «Salvatore Zaza si lamentò con mio padre della richiesta delle 20.000 lire a cassa di sigarette che il Cutolo pretendeva dai contrabbandieri. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 4 mag 2021 alle 08:53. È domenica mattina e, come al solito, nei locali e davanti al circolo sostano numerosi aderenti al clan di Valentino Gionta. Quando il secondo in comando e principale capo 'militare' dell'organizzazione, Vincenzo Casillo fu ucciso con un'autobomba nel gennaio 1983 dall'alleato di Alfieri, Pasquale Galasso, fu chiaro che Raffaele Cutolo aveva perso la guerra. Il 12 giugno 1983 Giuseppe Muollo, legato agli Alfieri, scompare da Castellammare di Stabia e il giorno seguente si trovano i corpi senza vita di tre dei suoi uomini. Il suo potere diminuì considerevolmente. Ciro Nuvoletta (1946 - 10 giugno 1984) fratello di Angelo, Gaetano e Lorenzo. Alias “Enzuccio”. Siani aveva scoperto che Nuvoletta aveva tradito Gionta per mettere fine alla nascente faida con i casalesi, ed aveva scritto in merito un articolo, firmando così la sua condanna a morte. UCCISO IN CORSIA IL ' PADRINO' DI SALERNO - la Repubblica.it, L'atteggiarsi delle associazioni mafiose sulla base delle esperienze processuali acquisite: la Camorra - Procura della Repubblica di Napoli, Stephen Gundle e Simon Parker, The New Italian Republic, p. 240, DOPO UN ANNO LA CONFERMA 'BARDELLINO E' STATO UCCISO' - la Repubblica.it, La faida di Scampia e la camorra a Napoli, Faida tra Nuova Camorra Organizzata e Nuova Famiglia, https://www.stylo24.it/cutolo-ci-condanno-a-morte-percio-fondai-la-fratellanza-napoletana/, A NAPOLI SI SCATENA LA GUERRA DI CAMORRA SONO QUATTRO GLI UCCISI, Archivio.repubblica-Così massacrarono il clan dei Gionta, Nuova Famiglia: il clan che si oppone a Cutolo, faida tra Nuova Camorra Organizzata e Nuova Famiglia, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Nuova_Famiglia&oldid=120425423, Voci con template infobox conflitto senza immagini, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, provincia di Caserta, provincia di Napoli. modifier - modifier le code - modifier Wikidata Simone Roussel , dite Michèle Morgan , est une actrice française née le 29 février 1920 à Neuilly-sur-Seine et morte le 20 décembre 2016 dans la même ville. Processo. Mario Iovine (San Cipriano d'Aversa, 15 marzo 1938 – Cascais, 6 marzo 1991) braccio destro di Antonio Bardellino (1945 - 1988) e numero due della cosca. Morte del #PrincipeFilippo, il commentatore di Fox News: “Era infuriato per l’intervista di Harry e Meghan con Oprah Winfrey, poi è stato colpito da questo”. Nella guerra tra le due fazioni, tra gli episodi più importanti sono da ricordare la strage di Torre Annunziata, e l'assalto nella villa bunker dei Nuvoletta, che provocò la morte di Ciro Nuvoletta, fratello del boss Lorenzo Nuvoletta. [8] Dopo l'omicidio di Iovine a Cascais in Portogallo, il comando dell'organizzazione dei Casalesi passa nelle mani Francesco Schiavone. Il 22 ottobre 1983 Buscetta, con la moglie Christina Guimaraes, viene arrestato. La ricerca della verità sulle stragi di mafia riporta Michele Santoro in prime time su La7. La Nuova Famiglia è stata un'organizzazione camorristica nata alla fine degli anni settanta del XX secolo per contrastare la Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo.[1]. [13][14][15], Gli anni '70 e '80: l'omicidio Siani e la guerra con la NCO, Gli anni '90 e la morte di Lorenzo e di Angelo, Riina, i Nuvoletta e «l'Università della mafia», Giancarlo Siani: Cronista Libero martire per la verità, Gomorra dalla A alla Z. L'ascesa del "Barone" e la conquista del potere a Marano e dintorni. Si arriva inevitabilmente alla faida tra Nuova Camorra Organizzata e Nuova Famiglia, che scoppia dal 1979, e che totalizza circa 900 omicidi solo fino al 1983. L'accordo si trova: i colombiani esportano cocaina al mercato europeo facendolo arrivare alle raffinerie siciliane. La strage è evitata perché tutti gli altri occupanti della tenuta fra i quali c'è Valentino Gionta con alcuni suoi uomini, riescono a fuggire. Poster di Celentano, davvero, non ne ha mai avuti in camera, ma la passione per la musica l’ha avuta davvero fin da piccolo. Un intellettuale acuto, raffinato, ironico e mai banale. Verso la metà degli anni '80, scoppiò una guerra al suo interno tra il clan Nuvoletta e il clan dei Casalesi di cui il principale esponente fu Antonio Bardellino, e vinta dai secondi. Bizarro era stato poco prima contattato da Michele Zaza da Los Angeles mentre era in compagnia del boss siciliano Salamone. Luigi D'Alessandro (10 novembre 1947) fratello del boss Michele. L'omicidio, a sua volta, era stato preceduto dall'arresto in Spagna di Antonio Bardellino, il quale riteneva di essere stato tradito da un appartenente al clan Nuvoletta.[6]. Raffaele Prestieri (... - 18 maggio 1992), Rosario Giugliano (Poggiomarino, 28 gennaio 1961), prima affiliato al boss boschese Angelo Visciano, poi passato sotto l'ala di. Altro episodio si ha nel 1974, quando vennero accertati intensi rapporti telefonici tra Luciano Liggio e i Nuvoletta, che gestivano per conto del siciliano una grande tenuta agricola in Campania. ULTIMA ORA Abruzzo - Tutte le notizie di oggi in Abruzzo da Teramo, L'Aquila, Chieti e Pescara. Mentre scoppia la faida successiva all’assassinio del padre (23 morti in 15 anni), Enzuccio viene condannato per qualche rapina, e finendo in prigione stringe amicizia con Carmine Alfieri e Pasquale Galasso, diventando il migliore amico di quest’ultimo. Durante la stagione delle bombe in Italia e l'offensiva dei Corleonesi allo Stato italiano, Riina chiese aiuto ai Nuvoletta per aiutarli nella campagna terroristica contro lo Stato, ma i Nuvoletta si rifiutarono perché in ottimi rapporti con le istituzioni. Luigi D'Alessandro (10 novembre 1947) fratello del boss Michele. di Raffaele Cutolo e la Nuova famiglia egemonizzata dai Zaza-Nuvoletta-Gionta-Bardellino-Alfieri crea non solo tantissimi morti. Sua moglie Carla Ciampi rivelò poi ai giudici gli esecutori e i mandanti dell'omicidio. [5] Dopo la vittoria della Nuova Famiglia, si apre una nuova faida: difatti emergono le rivalità tra i Nuvoletta e Bardellino, che affondano le proprie radici nelle amicizie siciliane degli uni e dell'altro: infatti, i maranesi sono alleati del clan dei Corleonesi, capeggiato da Totò Riina e Bernardo Provenzano, mentre i casalesi sono in combutta con Stefano Bontate e Tommaso Buscetta. Serie di eventi tra il 24 giugno e il 19 luglio prossimi per ricordare la figura di Remo Gaspari. In febbraio, la Ciampi fu ammazzata a colpi di pistola nella sua auto. Angelo Moccia (Afragola, 25 luglio 1957) Capozona di Afragola. Per un periodo fu latitante. Era inoltre cugino di Aniello Nuvoletta. In seguito un poliziotto italiano visita l'appartamento a Rio de Janeiro di Bardellino, occupato in quel momento dalla compagna Rita De Vita. I rapporti tra le famiglie si freddarono al punto che nelle feste non c'era più lo scambio di specialità gastronomiche (tipo arancini e mozzarelle). Nel 1986, sono egemoni, a Napoli e provincia, principalmente 18 clan: Graziano, Ammaturo, Cutolo, Zaza, Galasso, Licciardi, Contini, Nuvoletta, Bardellino, Giuliano, Misso, Alfieri, Cava, Mariano, D'Alessandro, Gionta, Moccia e Nuzzo-Fabbrocino. [12], Dopo la morte dei grandi capi dell'organizzazione e la decimazione conseguente agli arresti, gruppi che prima erano costole dei Nuvoletta, come gli Orlando e i Polverino, sono diventati indipendenti e potenti, ereditando molto di quello che una volta era del clan Nuvoletta. Il 10 giugno 1984 venne assassinato Ciro Nuvoletta, nella sua tenuta di Vallesana, dove, tre anni prima, si erano tenuti i vertici per la pacificazione tra NF e NCO. Il 26 agosto 1984 un commando composto da almeno 14 persone arriva a Torre Annunziata a bordo di un pullman e di due auto; i mezzi si fermano davanti al "Circolo del pescatore". Designato da Carmine Alfieri come nuovo leader della Nuova Famiglia (nell’inverno 1990), rifiutò (motivo: tra la Nuova Famiglia e la sua famiglia preferiva la seconda). Prima parte, CAMORRA DI MARANO. Dopo la sconfitta della NCO di Cutolo l'organizzazione si spaccò, dando vita ad una lotta tra i suoi componenti. Il 6 ottobre 1986 Gaetano Nuvoletta viene arrestato a casa della sorella. Sembrava che Alfieri avesse già deciso di eliminare i vertici della NCO, in vendetta per l'omicidio dei suoi fratelli durante la guerra. Docenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore - Pagina personale istituzionale Tuttavia, dalla caduta dei suoi principali affiliati, e morte dei capi storici tra gli anni '90 e 2000, il clan è stato sostituito sul territorio dai Polverino e Orlando, entrambi con forti legami di parentela con i Nuvoletta. Intorno alla metà del 1986, 10 elementi di spicco di organizzazioni malavitose colombiane, siciliane e napoletane si incontrano in Spagna. Sempre nel 1987 il camorrista dell'NCO Massimo Scarpa uccide Francesco Affatigato. Tutti comprimari di Carmine Alfieri ed uccisi per ordine di Cutolo. Michele Zaza pensa di stabilirsi definitivamente a Marsiglia. Il nucleo originario della Nuova Famiglia nasce l'8 dicembre 1978, giorno dell'Immacolata: a Forcella, in un garage dei Giuliano, varie famiglie della zona partenopea si riuniscono in un'unica fazione principalmente per contrastare l'ascesa di Raffaele Cutolo, che era arrivato a chiedere una tassa su ogni cassa di sigarette di contrabbando, ma anche per opporsi ai clan camorristici affiliati a Cosa nostra, ovvero i Nuvoletta e il clan guidato da Michele Zaza. [2] Successivamente la FN si alleò alle cosche e ai boss vicini alla mafia siciliana, tra cui la famiglia Nuvoletta, Michele Zaza, gli Alfieri, i Galasso e infine il Clan dei Casalesi. Le principali attività della famiglia sono quella di gestire il contrabbando di sigarette e il traffico di eroina, campo nel quale risultano tra gli spacciatori più importanti d'Europa, sfruttando anche i rapporti con i narcotrafficanti di cosa nostra siciliana. Entrare nella città di Gionta così numerosi, arrivare davanti al suo circolo, sparare sui presenti tra la folla, ripartire indenni significava: ledere il prestigio del boss della città, mostrarlo inidoneo a difendere sé stesso e i cittadini, segnalare la presenza di un fortissimo gruppo avversario, mettere in crisi i grandi affari di Gionta che si svolgevano nel campo del contrabbando di tabacchi, del traffico di cocaina, nell'edilizia, nei mercati del pesce, delle carni e dei fiori. [1][2], Infatti, con l'organizzazione criminale siciliana il clan Nuvoletta ha intrecciato molti rapporti, come testimoniato dal collaboratore di giustizia Gaspare Mutolo, il quale ha raccontato che nel 1973, uscito dal Carcere di Poggioreale, fu trasportato da Saro Riccobono e Angelo Nuvoletta in una proprietà terriera dei Nuvoletta, dove ad attenderlo c'era Salvatore Riina[3]. Marzio Sepe (Marzano di Nola, 1954), luogotenente di Carmine Alfieri e suo probabile erede Per cercare di far continuare il più possibile la guerra, Riina ordinò ai Nuvoletta di muoversi per combinare continue tregue fra la NCO e la NF. Nel gennaio del 1987 il camorrista Franco Valdini viene ucciso; è il proprietario dell'Hotel Belvedere di Ercolano. I Nuvoletta iniziano una guerra con i fuoriusciti della Nuova Famiglia che appoggiavano Carmine Alfieri, supportata dal clan Galasso di Poggiomarino, Angelo Moccia, Bardellino, Contini (con il braccio destro Riccardo Perucci), Licciardi, Giuseppe Mallardo (col braccio destro Luigi Esposito), ed erano sostenuti dai Corleonesi, il Clan dei Casalesi era invece sostenuto dai cosiddetti scappati come Tommaso Buscetta nella fedele riproduzione, sul territorio campano, della seconda guerra di mafia che stava ancora insanguinando l'intera provincia di Palermo..mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}[senza fonte]. L'organizzazione è stata una delle più potenti tra gli anni '70 e '90. Pietro Lago (1951 - 25 ottobre 2014) Coinvolto nella maxi-inchiesta del 1983 contro la Nuova Famiglia, Lago venne indicato nei rapporti giudiziari come luogotenente, per Pianura e Soccavo, del capo storico del casalesi. Salvatore Alfieri (Saviano... - Pompei, 6 dicembre 1981) fratello del superboss Carmine Alfieri, venne ucciso il 6 dicembre 1981, nella sua osteria di Pompei, dai killer della NCO Antonio Schirato, Mario Cuomo e Luigi Maiolino. [3] Nel 1985, con l'arresto di Valentino Gionta (boss del clan omonimo) proprio a Marano, Angelo Nuvoletta, nonostante il parere contrario del fratello Lorenzo, ordinò l'esecuzione del cronista del Mattino Giancarlo Siani, che avvenne la sera del 23 settembre 1985. PIANIGA Giallo a Pianiga, si sospetta una morte per overdose da cocaina. Altre famiglie coinvolte nell'ampia alleanza anticutoliana furono i Bardellino, i Ferrara, gli Ammaturo, i Moccia, i Cesarano, i D'Alessandro e i Maresca di Castellammare di Stabia, i Gionta, i Gallo e i Limelli di Torre Annunziata, i Fabbrocino di San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Salerno i Matrone e i Loreto di Scafati, i Nocera di Angri, i Serra[3] e Olivieri di Pagani, i Citarella di Nocera Inferiore, i Serino di Sarno, i Grimaldi di Salerno, i Pecoraro-Renna di Battipaglia. Dario De Simone (Trentola Ducenta, 8 ottobre 1959) esponente dei casalesi. Gaetano Nuvoletta (Marano di Napoli, 1º giugno 1933) fratello di Angelo, Ciro e Lorenzo, oltre che cugino di Aniello. Raffaele Ferrara (1934 - 1983), uomo di Antonio Bardellino (1945 - 1988) e suo braccio destro. La famiglia siciliana Madonia di Palermo la distribuisce nell'Europa centrale, mentre il clan dei Corleonesi nell'Europa dell'est. Detenuto dal 3 febbraio 1992 (essendosi costituito dopo 10 anni di latitanza), è in regime 41 bis dal 9 agosto 1995, condannato in via definitiva all’ergastolo per associazione mafiosa e omicidi vari (ha altri processi in corso). La notte del 19 aprile 1982, il finanziere della NCO, Alfonso Rosanova, fu assassinato. Salvatore Zaza disse a mio padre: “O fai ragionare al Cutolo o qua si scatenerà una guerra grande.” [...] La vera ragione di tale pretesa era che il Cutolo non voleva assolutamente che i “siciliani” comandassero a Napoli perché sia i Nuvoletta che gli Zaza erano i rappresentanti della mafia siciliana in Napoli. Ciro Maresca (classe 1939) non ebbe più bisogno di vendicarsi di Antonio Cuomo perché questi fu ucciso da Raffaele Catapano e Pasquale Barra, fedelissimi di Cutolo, nel carcere di Poggioreale il 31 gennaio 1980. Angelo Nuvoletta è stato arrestato il 17 maggio del 2001, dopo ben 17 anni di latitanza, ed è morto il 21 ottobre 2013 all'ospedale di Parma dove era ricoverato per le sue cattive condizioni di salute. Ma il 15 febbraio dell'89 i suoi luogotenenti Nunzio Barbarossa, Nunzio Guida e Umberto Naviglia vengono arrestati a Nizza. Un gruppo di uomini armati appartenenti ai clan Alfieri-Galasso-Bardellino era entrato nella tenuta sparando all'impazzata ed aveva ucciso il più spietato dei tre fratelli Nuvoletta. Il clan Nuvoletta è un potente sodalizio camorristico che opera nel territorio del comune di Marano di Napoli, provincia a nord-ovest della città di Napoli e nelle zone limitrofe. Il clan Nuvoletta è un potente sodalizio camorristico che opera nel territorio del comune di Marano di Napoli, provincia a nord-ovest della città di Napoli e nelle zone limitrofe. Processo bis per la morte di Stefano Cucchi Il 27-9-88 Alfieri fa uccidere i 3 fratelli di Pizza (19, 21 e 23 anni) tramite il suo uomo, Raffaele Tufano. Il 4 ottobre 1988 il genero di Cutolo, Salvatore Iacone, 54 anni, viene ucciso mentre esce dal barbiere, a Ottaviano. [6] Il 23 aprile 1981, con l'assassinio di Bontate, scoppiò la seconda guerra di mafia, che portò irrimediabilmente le sue conseguenze anche in Campania[7]: la domenica mattina del 26 agosto 1984 un commando composto da almeno 14 persone arriva nella città di Torre Annunziata, fulcro del clan Gionta, alleato dei Nuvoletta; compiono una strage, uccidendo 8 affiliati e ferendone altri 7. Nel 1988 venne ucciso in Brasile Antonio Bardellino da Mario Iovine, e la guida dei "Casalesi" viene assunta da quest'ultimo. Conosciuta almeno sin dagli anni '50 come una famiglia molto importante nel settore dell’ortofrutta, l'organizzazione criminale nacque verso la metà degli anni 1960, all'inizio del decennio successivo il clan è controllato dai fratelli Nuvoletta, Lorenzo, Ciro ed Angelo. La più antica libera Università italiana […] Salvatore Zaza (Napoli, 5 novembre 1925) fratello del più noto. Questo episodio era stato preceduto dall'arresto in Spagna di Antonio Bardellino, che pensava di esser stato tradito da un esponente proprio del clan di Marano. Il poliziotto non trova Bardellino ma riconosce il boss siciliano Tommaso Buscetta che vive nell'appartamento che sta sotto a quello di Bardellino. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 27 apr 2021 alle 05:46. Sempre nel 1988, Domenico Iovine, il fratello del braccio destro di Bardellino, Mario Iovine, viene ucciso. [5], L'eliminazione delle figure chiave della NCO non solo ha segnato la fine della sconfitta del clan di Cutolo come forza politica e criminale, ma anche l'ascesa di Carmine Alfieri e del NF che, ormai, praticamente senza opposizione, li ha sostituiti come il principale contatto dei politici e uomini d'affari in Campania e altre organizzazioni criminali.
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